112023Apr
10 miti sull’orientamento sessuale sfatati dalla scienza

10 miti sull’orientamento sessuale sfatati dalla scienza

Oggi sfatiamo alcune delle più comuni false credenze e idee scorrette sull’orientamento sessuale diffuse nella società contemporanea.


L’omosessualità è contagiosa.

La ricerca non ha trovato sostegno all’idea che l’attrazione per lo stesso sesso possa essere trasmessa attraverso il contatto sociale. Per esempio, un recente studio su larga scala ha evidenziato come l’attrazione per lo stesso sesso non si diffonde all’interno di gruppi di coetanei adolescenti. Allo stesso modo, altre ricerche hanno evidenziato che coppie costituite da genitori dello stesso sesso non presentano maggiori probabilità di crescere figli che sviluppino un orientamento omosessuale rispetto alle loro controparti eterosessuali.


Attraverso la preghiera si può modificare l’orientamento sessuale.

La ricerca su un campione di adulti statunitensi che hanno tentato di cambiare il loro orientamento sessuale – sia attraverso la religione o altri mezzi – rivela che tali trattamenti risultano inefficaci e spesso dannosi.


Se ti piace il crossdressing, sei sicuramente gay.

Al contrario, la ricerca suggerisce che la maggior parte dei crossdresser sono in realtà uomini eterosessuali e sposati. Allo stesso modo, è certamente vero che alcuni omosessuali apprezzano l’attività del crossdressing, tuttavia ciò non va considerato una specifica di questo orientamento sessuale.


Le donne omosessuali fanno molto meno sesso di tutti gli altri.

L’idea della monotonia e bassa frequenza dell’attività sessuale nelle coppie lesbiche, circola da decenni; oggi è arrivato il momento di sfatarla. Sebbene alcuni studi abbiano riportato che le coppie lesbiche tendono a fare sesso meno spesso di altri tipi di coppie, concentrarsi solo sulla frequenza sessuale è fuorviante, perché quando due donne fanno sesso, in media ci dedicano più tempo e cura. Inoltre, la ricerca ha evidenziato che le coppie lesbiche non risultano meno soddisfatte a livello sessuale di altre coppie.


Gli individui con orientamento bisessuale sono esclusivamente persone gay che non hanno ancora fatto coming out.

Molte persone hanno questa convinzione, sia omosessuali che eterosessuali, ma non è vero. Naturalmente ci sono alcune persone che dicono di essere bisessuali perché non si sentono ancora pronti a fare coming out come gay (qualcosa conosciuto come “bisessualità transitoria”), ma il fatto che questo accada non dovrebbe invalidare l’identità sessuale di tutti coloro che dicono di essere bisessuali. La bisessualità infatti è riconosciuta come un orientamento sessuale distinto.


Avere un orientamento bisessuale significa essere ugualmente attratti da uomini e donne.

Essere bisessuale significa avere una capacità di attrazione verso uomini e donne, ma questa attrazione verso questi due sessi non deve necessariamente essere forte in egual maniera. Per esempio, la ricerca ha dimostrato che gli uomini con orientamento bisessuale di solito sperimentano maggior eccitazione a livello dei genitali nei confronti di un sesso piuttosto che di un altro (cioè, alcuni mostrano più eccitazione verso le donne, altri verso gli uomini). La ricerca sulle donne bisessuali ha scoperto che esse non mostrano livelli uguali di eccitazione verso uomini e donne. Tuttavia, alcune persone bisessuali possono sperimentare livelli di attrazione ugualmente alti, ma l’attrazione in egual misura non è una caratteristica essenziale o determinante della bisessualità.


Il sesso anale è il comportamento sessuale più comune tra gli uomini gay.

Anche se c’è una tendenza comune a confondere il “sesso gay” con il “sesso anale”, questo non corrisponde alla realtà. La ricerca dimostra che il sesso orale e la masturbazione reciproca sono molto più comuni tra gli uomini che fanno sesso con altri uomini, ma anche che il sesso anale sta diventando abbastanza comune anche tra gli eterosessuali – quindi non è sicuramente un comportamento limitato alle persone di un solo orientamento sessuale.

 

A letto, le donne lesbiche fanno solo la posizione “a forbice”.

Bloccare le gambe come un paio di forbici e strofinare le vulve è qualcosa che alcune donne lesbiche praticano; tuttavia, non tutte lo fanno. Inoltre, altri comportamenti sessuali sembrano essere più comuni tra le donne lesbiche e bisessuali, tra cui il sesso orale, i ditalini e la masturbazione reciproca.


Nelle coppie dello stesso sesso, un partner è necessariamente il “marito” e l’altro è la “moglie”.

Anche se le rappresentazioni mediatiche e popolari delle coppie dello stesso sesso tendono a ritrarle come composte da qualcuno che gioca il ruolo del marito tradizionale e qualcuno che gioca il ruolo della moglie tradizionale, la realtà è che le coppie dello stesso sesso hanno meno probabilità di adottare ruoli rigidi rispetto alle loro controparti eterosessuali. Infatti, la ricerca mostra che le coppie dello stesso sesso tendono a condividere più equamente il potere e la responsabilità.


I genitori dello stesso sesso non sono bravi come quelli di sesso diverso.

La maggioranza delle ricerche sulla genitorialità ha evidenziato che l’instaurarsi di una crescita sana ed equilibrata nei bambini, è indipendente dall’orientamento sessuale dei loro genitori. Inoltre, uno studio recente ha descritto che il benessere dei bambini adottati non è legato all’orientamento sessuale dei genitori e ha anche rivelato che i genitori dello stesso sesso tendono ad adottare bambini con condizioni considerate “più a rischio” rispetto ai genitori eterosessuali che decidono di adottare. Alla luce di ciò, il fatto che i figli di genitori dello stesso sesso stiano altrettanto bene è davvero una testimonianza delle qualità genitoriali delle coppie dello stesso sesso.



Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Francesca Dolci dal sito: https://www.sexandpsychology.com/blog/2017/6/2/sexual-orientation-myths-debunked-by-science/



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