Che tipo d’infezione è?

E’ la I.S.T. più diffusa nei paesi industrializzati, colpisce sopratutto le donne. Secondo l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) più di 290 milioni di donne al mondo hanno contratto l’infezione. Spesso deficit immunitari, uso di cortisonici, specialmente locali, e gravidanze possono favorire la malattia in modo visibile. L’infezione è causata da un virus, Human Papilloma Virus (HPV), simile a quello che provoca le verruche sulla pelle. In realtà gli HPV sono oltre un centinaio e di questi solo alcune decine infettano i genitali. Tra essi, una minoranza ha però la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula che possono predisporre al cancro quando associati ad altri fattori, fumo di tabacco in testa.

Come si trasmette?

La trasmissione è preferibilmente sessuale. Nella maggior parte dei casi l’’infezione si esaurisce in breve tempo ma talora il virus può rimanere vivo nelle cellule per tempi lunghi. L’infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o anche orali. A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto manigenitali; talvolta la persona stessa si autoinocula l’infezione durante le pratiche di igiene intima: è il caso di chi ha l’infezione a livello genitale e inavvertitamente trasporta l’infezione a livello anale, dove poi si sviluppano i condilomi. Pertanto la presenza di condilomi anali non sempre è un segno di aver avuto rapporti di tale tipo. In qualche caso c’è la possibilità di trasmissione attraverso oggetti. Può essere anche trasmessa dalla madre al neonato al momento del parto.

Quali sono i sintomi?

Sia nell’uomo che nella donna compaiono sui genitali e/o intorno all’ano escrescenze a superficie irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno, e di dimensioni variabili. Sono dette “creste di gallo” o “a cavolfiore” a causa della superficie irregolare. Può comparire prurito nelle zone colpite.

Quali complicazioni possono insorgere?

La presenza di ceppi dei virus HPV ad alto rischio di trasformazione (molto rara in questi casi) può favorire la comparsa del cancro del collo dell’utero, dell’ano, della vulva e, forse, del pene.

Qual è il tipo di trattamento?

Il 20% dei condilomi sparisce da solo nell’attesa di un trattamento. L’infezione però non viene eliminata dalle terapie. Il medico può eliminare i condilomi con l’applicazione locale di farmaci ad azione distruttiva o con farmaci che stimolano il sistema immunitario. In molti casi l’eliminazione delle escrescenze viene eseguita con metodi chirurgici: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), raggio laser o intervento chirurgico vero e proprio. In almeno un quarto dei casi queste escrescenze si riformano.