302023Giu
Perché alle feste le donne eterosessuali a volte si baciano tra di loro?

Perché alle feste le donne eterosessuali a volte si baciano tra di loro?

Se sei mai stato in un ambiente universitario, probabilmente hai assistito o sentito parlare di donne eterosessuali che si baciano alle feste o nei bar. Si stima che dal 20% al 33% delle studentesse universitarie che si identificano come eterosessuali abbiano baciato un’altra donna a una festa. Ci sono una miriade di fattori che potrebbero influire su questi comportamenti. Il nuovo studio ha cercato di comprendere meglio le motivazioni e i modelli associati a questi comportamenti di donne etero dello stesso sesso.

“Finché questo comportamento si verifica comunemente durante un periodo critico dello sviluppo psicologico, sociale e sessuale delle donne, è importante capire perché e come questo processo si svolge per le giovani donne”, hanno scritto Samantha M. Stevens e i suoi colleghi in questo loro studio.

Per lo studio hanno utilizzato un campione di 282 donne eterosessuali universitarie di età compresa tra i 19 ei 41 anni, prevalentemente composto da donne bianche e principalmente matricole del college. Le partecipanti hanno completato test online, comprese informazioni demografiche, identità, atteggiamenti e hanno inoltre risposto a un item in cui si chiedeva se avessero mai messo in atto forme di “Same-sex performativity” (SSP) ossia comportamenti sessuali (come baci, palpeggiamenti o “pomiciate”) con una persona dello stesso in un contesto pubblico, come una festa o un bar.

Le partecipanti hanno completato i test trascrivendo le loro motivazioni, il loro coinvolgimento in comportamenti di questa natura con persone dello stesso genere,  le loro affiliazioni politiche, autostima, mascolinità/femminilità, privilegio e appartenenza a confraternite. Inoltre, hanno completato le misure sulla sessualità e sull’eterosessualità.

Dai risultati i ricercatori hanno separato le donne che si sono impegnate nella SSP in tre gruppi, in base alle loro motivazioni: motivate ​​dall’altro, ambiguamente motivate ​​e sessualmente motivate. Le donne “sessualmente motivate” erano spinte dal desiderio sessuale, dalla sperimentazione sessuale e dall’attrazione per le donne, nonostante si identificheranno come eterosessuali. Questo rappresentava la sezione più piccola del campione intorno al 13%.

Le donne “motivate da altri” si sono impegnate in esibizioni con lo stesso sesso per scioccare gli altri, ottenere l’attenzione maschile o a causa della pressione sociale ed erano più propense a far parte di una confraternita. Questo rappresenta circa il 33% del campione.

Le donne “ambiguamente motivate” avevano meno motivazione e sentivano che le loro esperienze erano meno positive con minor probabilità di impegnarsi nuovamente in comportamenti simili. Queste erano prevalentemente motivate ​​dall’alcol e dal divertimento. Ciò rappresentava la porzione più ampia del campione con circa il 54% delle partecipanti.

Questo studio ha compiuto passi importanti per comprendere meglio la SSP nelle donne universitarie. Nonostante questo, ci sono limitazioni da notare. Una di queste limitazioni è che le prestazioni dello stesso sesso e le motivazioni connesse erano basate esclusivamente su misure di autovalutazione, rendendole cosi vulnerabili a bias. Inoltre, domande più dettagliate sul loro coinvolgimento in questo comportamento sarebbero state utili, come chiedere quando si è verificato o quante volte si sono impegnate in questo comportamento.

I risultati, affermano i ricercatori, chiariscono la complessità che caratterizzano le donne che si impegnano nella performatività con lo stesso sesso. Le recenti scoperte, completano i precedenti approcci incentrati su questa variabile ed esaminano il coinvolgimento, dimostrando come le motivazioni si manifestano in diversi sottogruppi e come questi raggruppamenti siano significativi per risultati.

In particolare, le donne focalizzate sul desiderio omosessuale e sull’esplorazione della loro sessualità sembravano più propense a valutare positivamente le loro esperienze, sostenendo l’idea che la performatività omosessuale può essere un’esperienza benefica e un modo sicuro per esplorare la sessualità per alcune donne. Tuttavia, per comprendere più pienamente le potenziali ramificazioni positive e negative del fenomeno, per le donne con diversi profili di motivazione, la ricerca futura dovrebbe utilizzare approcci complementari per esaminare in modo più completo i risultati individuali e relazionali.


Articolo tradotto e adattato dal dottor Alessio Masotina dal sito: www.psypost.org/2023/06/why-do-straight-women-kiss-at-parties-motivations-for-same-sex-performativity-revealed-in-new-study-165820

Bibliografia

Stevens, S. M., Oswald, F., & Matsick, J. L. (2023). Latent class analysis of college women’s motivations for engaging in s ame‐sex performativity. Personal Relationships.



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