242022Ott
La generazione Z si sta perdendo i benefici del sesso

La generazione Z si sta perdendo i benefici del sesso

In generale, l’attività sessuale fa bene alla nostra salute mentale. Il sesso (in qualsiasi modo lo si voglia fare) ha il potenziale di migliorare il nostro benessere psicologico e il legame con il coniuge o il partner.

Tuttavia, le ricerche suggeriscono che l’attività sessuale sta lentamente scomparendo dalla vita di molte persone. Sebbene la tendenza generale indichi un piccolo ma costante declino del sesso di coppia negli ultimi decenni, questa tendenza nasconde una massiccia spirale negativa nell’attività sessuale tra gli adulti di età inferiore ai 25 anni, spesso indicati come la Generazione Z.

Un segmento in rapida crescita di adulti della Gen Z sta schiacciando il tasto “snooze” della propria vita sessuale. Alcuni adulti più grandi vedono questo fenomeno come qualcosa di positivo perché, dopo tutto, meno sesso si tradurrà probabilmente in un minor numero di infezioni sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate e aborti (che ultimamente, in alcuni paesi occidentali, sono sempre più difficili da effettuare).

Allo stesso tempo, però, la sempre maggior carenza di sesso tra i giovani adulti ha il costo di non poter portare alla miriade di benefici dell’attività sessuale, compresi i suoi effetti positivi sul benessere psicologico. E questo, in parte, potrebbe peggiorare la crisi della salute mentale che si sta notando nella generazione Z.

Le ricerche dimostrano che negli anni Novanta e nei primi anni Duemila la depressione tra i giovani adulti era in declino e i giovani riferivano di avere una salute mentale migliore rispetto alle generazioni precedenti nella stessa fase della vita. Oggi, queste tendenze si sono completamente invertite. Perché il calo dell’attività sessuale potrebbe coincidere con un declino della salute mentale?


Come il sesso fa bene alla salute mentale

Il sesso di coppia può aumentare il nostro benessere psicologico in diversi modi. Innanzitutto, fornisce un temporaneo aumento dell’umore. In una ricerca longitudinale in cui è stato chiesto a giovani adulti di tenere un diario giornaliero per tre settimane, i ricercatori hanno scoperto che il benessere delle persone era maggiore il giorno successivo a quando avevano fatto sesso. In particolare, i partecipanti hanno riferito più stati d’animo positivi, meno stati d’animo negativi e un “maggior senso della vita”. I benefici duravano più a lungo in presenza di intimità, suggerendo che non è importante solo il sesso in sé, ma anche il legame che proviamo con la persona con la quale consumiamo rapporti sessuali. Analogamente, altre ricerche hanno rilevato che le persone sono più felici e più impegnate nel lavoro il giorno successivo a quando fanno sesso. Parte del motivo potrebbe essere il fatto che il sesso è un noto antistress. Una ricerca longitudinale sulle coppie ha rilevato che fare sesso nei giorni di forte stress è collegato a una diminuzione dello stress il giorno successivo, e tale diminuzione è maggiore di quella che si osserva quando non si fa sesso.

Un’attività sessuale regolare può anche essere un fattore protettivo contro l’ansia e i disturbi dell’umore. Per esempio, in uno studio sull’attività sessuale e la salute mentale condotto durante il lockdown da COVID-19, coloro che erano sessualmente attivi hanno riportato meno sintomi di ansia e depressione, mentre la mancanza di sesso era legata a un rischio maggiore di sviluppare questi disturbi. Questo non era dovuto solo a differenze nell’accesso a un partner. Indipendentemente dal fatto che le persone vivessero o meno con un partner durante l’isolamento, una vita sessuale più attiva era legata a una migliore salute mentale.

In breve, il sesso, e più in generale l’intimità fisica, sembra avere una serie di effetti positivi sul benessere. Pertanto, quando ci disimpegniamo dal sesso o lo escludiamo del tutto, ci perdiamo un importante mezzo per rafforzare la nostra salute mentale.


Quanti giovani adulti si perdono i benefici del sesso?

Gli adulti sotto i 25 anni non fanno sesso come le generazioni passate e molti di loro non lo fanno affatto. I risultati di diverse indagini rappresentative a livello nazionale condotte negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri Paesi portano a questa conclusione.

I giovani adulti fanno sesso meno spesso e con meno partner, e questo vale soprattutto per i giovani uomini. Ad esempio, i dati del General Social Survey degli Stati Uniti rivelano che il numero di uomini che non hanno avuto rapporti sessuali nell’ultimo anno è passato da circa uno su cinque (18,9%) nel 2000 a quasi uno su tre (30,9%) nel 2018. Si è documentato un dato del genere anche in altre ricerche. Per esempio, in un sondaggio rappresentativo di 2.000 adulti americani di età compresa tra i 18 e i 44 anni, condotto nel 2021 dal Kinsey Institute e da Lovehoney, si è riscontrato che gli adulti della Gen Z (sia maschi che femmine) hanno riferito una minore frequenza di rapporti sessuali rispetto ai trentenni e quarantenni. Inoltre, un giovane adulto su quattro dichiara di non aver ancora avuto rapporti sessuali di coppia, con i giovani uomini che riportano tassi più elevati di assenza di sesso rispetto alle giovani donne. In questo studio si è anche scoperto che gli adulti della generazione Z hanno riportato i livelli più alti di stress e ansia e, inoltre, che i livelli più bassi di attività sessuale erano collegati a livelli più alti di stress.


Il legame tra attività sessuale e salute mentale è complesso

Con l’aumento della mancanza di sesso tra i giovani adulti, sono aumentati anche i tassi di disagio psicologico. Naturalmente, la correlazione non è causale, e non si sta in alcun modo suggerendo che la crisi della salute mentale della generazione Z sia semplicemente una funzione di ciò che accade nella loro vita sessuale. I problemi di salute mentale della generazione Z sono stati collegati a un gran numero di fattori, tra cui l’aumento dell’uso della tecnologia e degli smartphone, l’educazione dei genitori, il debito degli studenti (negli USA) e altre preoccupazioni finanziarie, nonché l’ansia per la salute futura del pianeta.

Ci sono chiaramente molti fattori potenziali che alimentano questa crisi di salute mentale, e la crescente mancanza di sesso è solo una delle possibilità. E, allo stesso tempo, questa crisi di salute mentale è probabilmente anche parte di ciò che sta dietro al calo dell’attività sessuale. Lo stress è uno dei maggiori killer della libido: in generale, più ci sentiamo stressati, meno è probabile che il desiderio sessuale si manifesti e che siamo in grado di eccitarci e di rimanere eccitati. È quindi probabile che vi sia un’associazione bidirezionale: Il peggioramento della salute mentale può portare a una riduzione del sesso e, allo stesso tempo, la riduzione del sesso può peggiorare la salute mentale.

Quando il sesso scompare dalla nostra vita, perdiamo un’importante ed efficace forma di sollievo dallo stress, nonché un modo per migliorare il nostro umore, per sentirci profondamente legati a qualcun altro e per dare un senso alla nostra vita. Questi benefici non sono facilmente sostituibili da altre forme di cura di sé, perché quando non abbiamo relazioni sessuali, può essere difficile soddisfare il nostro bisogno di contatto intimo.

Naturalmente non è necessario fare sesso per essere felici. Ma se non si fa sesso, è importante trovare altri modi per soddisfare i nostri profondi bisogni umani di contatto e connessione.

 

Suggerimenti

Il sesso fa bene alla nostra salute mentale in molti modi. Quello che stiamo vedendo è che in una generazione in cui il sesso sta rapidamente diminuendo, questo coincide con un declino del benessere psicologico.

Coloro che considerano il crescente evitamento sessuale della generazione Z come un fenomeno positivo, non colgono il quadro generale. L’assenza di sesso può essere sia un sintomo che una causa di cattiva salute mentale. Questo deve essere un motivo di preoccupazione, non di festeggiamento.


Traduzione e adattamento a cura del Dr. Lorenzo Borrello dell’articolo “Generation Z Is Missing Out on the Benefits of Sex” del Dr. Justin Lehmiller, pubblicato su Psychology Today (2022). https://www.psychologytoday.com/intl/blog/the-myths-sex/202209/generation-z-is-missing-out-the-benefits-sex


Bibliografia

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