222023Nov
Il legame tra solitudine e uso di pornografia

Il legame tra solitudine e uso di pornografia

In uno studio recentemente pubblicato nell’International Journal of Sexual Health, i ricercatori hanno scoperto che i sentimenti di solitudine svolgono un ruolo significativo nel legame tra difficoltà nella regolazione emotiva e l’uso problematico della pornografia.

Sebbene il collegamento tra emozioni e comportamenti come l’abuso di sostanze o il gioco d’azzardo compulsivo possa sembrare ovvio, le emozioni possono trovare sfogo in azioni apparentemente innocue, come guardare pornografia. Tuttavia, il problema sorge quando la frequenza e la dipendenza da tali comportamenti aumentano, portando a un uso problematico della pornografia. Ricerche precedenti hanno indicato che coloro che hanno difficoltà a regolare le proprie emozioni spesso ricorrono a meccanismi esterni per farvi fronte, uno dei quali può essere il ricorso frequente alla pornografia.


Pertanto, è stato condotto uno studio con l’obiettivo di comprendere come emozioni specifiche e l’incapacità di regolarle possano portare a un uso problematico della pornografia e come la solitudine si inserisca in questa equazione. I ricercatori miravano a scoprire i legami tra questi elementi, dato l’aumento della dipendenza dai media digitali e l’ulteriore aumento dei sentimenti di isolamento in molti individui.


Lo studio ha coinvolto un campione di 339 giovani adulti con una media di 28 anni. Tutte le reclute sono state effettuate tramite i social media con un link a un sondaggio online, e tutti i partecipanti vivevano nel Portogallo continentale e parlavano portoghese.


I ricercatori hanno distribuito questionari per analizzare la frequenza dell’uso della pornografia, la capacità dei partecipanti di regolare le proprie emozioni e i loro sentimenti di solitudine. L’analisi di questi fattori è stata completata valutando il grado di accordo dei partecipanti con determinate affermazioni come ad esempio ‘Quando sono arrabbiato, ho difficoltà a capire i miei sentimenti’. L’obiettivo principale era osservare quanto spesso i partecipanti utilizzavano la pornografia e confrontarlo con il loro benessere emotivo auto-riferito e i sentimenti di isolamento.


I risultati sono stati eloquenti. Solo una minoranza, 16 partecipanti, ha mostrato punteggi coerenti con un uso problematico della pornografia. Approfondendo la frequenza, circa un quarto ha dichiarato di utilizzare la pornografia da 1 a 3 volte a settimana, mentre un po’ meno lo faceva da 2 a 3 volte al mese. Circa il 12% ha indicato un uso quotidiano o quasi quotidiano. È emersa una correlazione positiva significativa tra le difficoltà nella regolazione emotiva e l’uso problematico della pornografia.


In parole più semplici, chi ha difficoltà a controllare le proprie emozioni tende ad utilizzare la pornografia. Inoltre, i sentimenti di solitudine aumentano sia le sfide nella regolazione emotiva che l’uso problematico della pornografia. Per chiarire, i partecipanti che si sentivano isolati o soli erano più inclini ad essere d’accordo con affermazioni come ‘Uso la pornografia per sentirmi connesso’.

Tuttavia, la solitudine non agisce da sola in questa relazione. L’effetto che ha avuto era più evidente tra gli uomini che tra le donne e, in modo interessante, i partecipanti che erano in relazioni intime mostravano una connessione più forte tra solitudine e uso problematico della pornografia. Ciò suggerisce che essere semplicemente in una relazione non protegge automaticamente dalle sensazioni di isolamento e in alcuni casi potrebbe persino intensificarle.


Pur offrendo preziosi spunti sull’intreccio tra emozioni, solitudine e comportamenti come l’uso problematico della pornografia, lo studio presenta alcune limitazioni importanti che sono cruciali per ottenere una prospettiva più ampia sulla questione. In primo luogo, il campione dello studio era principalmente composto da giovani adulti, rendendo difficile generalizzare i risultati a gruppi di età più ampi. Inoltre, il design della ricerca non consente conclusioni definitive sulla causalità poiché si basava su dati correlazionali. Alcune variabili potenziali, come le affiliazioni religiose o altri fattori di salute mentale, non sono state incluse nello studio, il che potrebbe contribuire a una migliore comprensione dell’uso problematico della pornografia.

“Complessivamente, questi risultati evidenziano il ruolo della solitudine nel legame tra difficoltà nella regolazione emotiva e uso problematico della pornografia”, hanno concluso i ricercatori. Dal punto di vista clinico, questi risultati suggeriscono che il rapporto tra difficoltà nella regolazione emotiva e l’uso problematico della pornografia non è casuale e che la solitudine percepita interviene per trasmetterne gli effetti. Pertanto, focalizzarsi sulle strategie adattive per affrontare la solitudine potrebbe indurre effetti di intervento che possono ridurre gli effetti delle difficoltà nella regolazione emotiva nelle persone con uso problematico della pornografia.




Articolo tradotto e adattato da: dott.ssa Ginevra Niccolai dal sito: www.psypost.org/2023/10/loneliness-plays-a-key-role-in-problematic-porn-use-study-shows-214105


Bibliografia

Jorge Cardoso, Catarina Ramos, José Brito & Telma C. Almeida (2023) Difficulties in Emotion Regulation and Problematic Pornography Use: The Mediating Role of Loneliness, International Journal of Sexual Health, 35:3, 481-493, DOI: 10.1080/19317611.2023.2224807



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