272016Giu
5 cose che non tutti sanno sul porno

5 cose che non tutti sanno sul porno

Un coro crescente si sta levando oltre oceano contro il mondo della pornografia sostenendo che vedere film porno crei dipendenza, causi misoginia, stimoli violenza sessuale, induca le persone a rapporti sessuali non protetti, sia alla base di alcune disfunzioni erettili e, in ultima analisi, provochi lentamente un logorio delle relazioni sentimentali. Queste motivazioni sono solo alcune delle ragioni che lo stato americano dello Utah di recente ha avanzato contro il mondo della pornografia, dichiarandolo addirittura un fattore di aggravio della salute pubblica. Da dove derivano però tali affermazioni? Da quali dati i governanti dello stato americano hanno attinto per giungere a tali conclusioni? La pornografia è davvero una forza così distruttiva come la dipingono? In realtà prendendo in esame recenti studi e ricerche in ambito sessuologico tutto questo allarmismo appare ingiustificato. Di seguito infatti vengono riportati cinque conclusioni a cui gli scienziati sono giunti studiando gli effetti della pornografia, conclusioni che sfidano l’idea che il porno sia responsabile di tanti problemi di salute.

1) Il porno non crea dipendenza come la conosciamo. Una ricerca neuroscientifica ha rivelato che ciò che accade dentro il cervello di cosiddetti porno tossicodipendenti non è affatto quello che ci si aspetterebbe di trovare paragonandolo a persone che hanno una vera e propria dipendenza (es. da sostanze). Naturalmente alcune persone hanno enormi problemi a regolare l’uso della pornografia, non c’è alcun dubbio su questo, ma che questa forma disfunzionale di comportamento sia una patologia assimilabile alla tossicodipendenza non è del tutto corretto da un punto di vista sia diagnostico che terapeutico.

2) Il porno è legato ad atteggiamenti positivi e non negativi verso le donne. Uno studio, che ha utilizzato un grande insieme di dati – rappresentativo a livello nazionale negli USA – ha rivelato che le persone che hanno guardato film per adulti nel corso dell’ultimo anno sono state maggiormente a favore della parità di genere rispetto a quelle che non avevano visto alcun film porno. Inoltre, altre ricerche hanno scoperto che invece di essere legato ad un aumento dei tassi di stupro e violenza sessuale nei confronti delle donne, l’uso del porno è legato ad un minor tasso di violenza sessuale nei loro confronti.

3) Il porno non disincentiva l’uso del profilattico. Una ricerca ha trovato che gli utenti del porno ad alta frequenza non sono più propensi degli altri a rinunciare ad usare i preservativi. Gli utenti che visionano materiale pornografico inoltre non hanno necessariamente più partner sessuali degli altri. I fruitori abituali del porno infatti non sono primariamente propensi ad avere un gran numero di partner sessuali bensì a sperimentare tra le lenzuola “cose” nuove.

4) Il porno non ingenera difficoltà erettile negli uomini. Due recenti studi hanno messo in discussione il concetto di disfunzione erettile porno-indotta trovando che gli uomini che ricorrono al porno più frequentemente di altri non sembrano essere maggiormente colpiti da problemi erettili o sperimentare una maggiore desensibilizzazione agli stimoli sessuali.

5) Il porno può essere di aiuto nel rapporto. Una ricerca ha riportato che le coppie che guardano insieme filmati porno sono sessualmente più soddisfatte. Il perché? Probabilmente perché la visione di materiale pornografico è un modo semplice di introdurre novità eccitanti nella vita sessuale delle persone.

E’ di fondamentale importanza però chiarire che i risultati sopracitati delle ricerche non intendono suggerire che il porno non causi problemi per nessuno. Alcune persone possono benissimo avere degli effetti negativi sia a livello personale che di coppia nell’utilizzo di materiale pornografico. Basti pensare ai corpi degli attori e delle attrici, alle dimensioni di lui e di lei, ai tempi di durata e alle dinamiche con cui si svolgono i filmati porno per capire quanto tutto ciò possa riflettersi in modo disfunzionale nella mente di alcune persone (specialmente i più giovani) ingenerando sentimenti di inadeguatezza o alimentando aspettative irreali. In altre parole, anche se la visione di porno in sé non è legata a risultati negativi a breve termine, ci sono alcuni aspetti del fenomeno che non devono essere sottovalutati in quanto seminali di problematiche che potrebbero riemerge a distanza di anni.

Tr. J. Lehmiller

Prause, N., Steele, V. R., Staley, C., Sabatinelli, D., & Hajcak, G. (2015). Modulation of late positive potentials by sexual images in problem users and controls inconsistent with “porn addiction.” Biological Psychology109, 192-199.

The pleasure is momentary…the expense damnable? Aggression and Violent Behavior, Volume 14, Issue 5, Pages 323-329. Christopher J. Ferguson, Richard D. Hartley

Prause, N., & Pfaus, J. (in press). Viewing sexual stimuli associated with greater sexual responsiveness, not erectile dysfunction. Sexual Medicine.

Landripet, I., & Štulhofer, A. (in press). Is pornography use associated with sexual difficulties and dysfunctions among younger heterosexual men? The Journal of Sexual Medicine.

Frederick, D., Lever, J., Gillespie, B.J., & Garcia, J.R. (2016). What keeps passion alive? Sexual satisfaction is associated with sexual communication, mood setting, sexual variety, oral sex, orgasm, and sex frequency in a national US study. Journal of Sex Research.

Gert Martin Hald, Neil N. Malamuth, Theis Lange. Pornography and Sexist Attitudes Among Heterosexuals. Journal of Communication, 2013; 63 (4): 638

Is Pornography Really about “Making Hate to Women”? Pornography Users Hold More Gender Egalitarian Attitudes Than Nonusers in a Representative American Sample. The Journal of Sex Research Volume 53Issue 1, 2016



Lascia un commento

La tua mail non sarà pubblicata. Compilare i seguenti campi obbligatori: *