Desidero vedere mia moglie fare sesso con un altro: sono un cuckold?
Ho 38 anni e sono felicemente sposato da cinque. L’intimità è sempre stata buona e penso di essere innamorato ..però da quasi un anno ho questa idea che mi spaventa e allo stesso tempo eccita molto, ovvero di vedere mia moglie soddisfatta da un altro uomo. Nell’intimità ho iniziato a fantasticarlo e a condividerlo con lei ma solo a livello di fantasia per “giocare” un po’… Lei dopo un’iniziale titubanza è sempre stata al gioco, quindi a questo punto ho il tarlo di provarlo davvero… però ho molta paura e non so nemmeno se lo vorrei davvero. Che devo fare? Sono normale? Max
Salve Max, iniziamo con lo spiegare meglio a chi ci legge che cosa si intende per “cuckold”.
Con il termine “cuckold” (traducibile dall’inglese con il poco elegante termine “cornuto”) s’indica il trarre eccitazione dal vedere la propria compagna (chiamata sweetie) avere un rapporto sessuale appagante con un altro uomo, spesso particolarmente aitante o prestante (detto bull).
Va specificato che questa fantasia è molto diffusa e radicata fra gli uomini e ciò è testimoniato dal fatto che molte indagini la situano come la seconda “tematica” più ricercata nei siti pornografici per uomini eterosessuali.
E’ pur vero che molti uomini che, come lei, hanno questi desideri vivono uno stato di sofferenza poiché non sanno dare un significato comprensibile a queste fantasie e desideri, temendo infatti di non essere “normali” o mettendo in dubbio i loro sentimenti verso la propria compagna.
Tuttavia, prima di rispondere alla sua richiesta circa la normalità delle sue fantasie, direi innanzitutto di vedere quali sono le possibili spiegazioni scientifiche che ne sono state date.
Secondo alcuni studiosi (1) potrebbe trattarsi di una forma di masochismo psichico. A fianco di chi trae piacere dal provare dolore fisico, per mezzo ad esempio di frustini o cera bollente, ci sarebbe anche chi lo riceve dal dolore e dall’umiliazione psicologica. Per altri (2) invece si tratterebbe di una forma di appagamento derivante dallo status di avere una compagna desiderata sessualmente da altri uomini. Infine il cuckold potrebbe avere a che fare con l’erotizzazione di una paura ancestrale: quella del tradimento. Un timore che in termini biologici nasconderebbe l’impossibilità di prosecuzione del proprio DNA, ossia la mancata diffusione del proprio seme.
Da un punto di vista evoluzionistico alcuni studi collegherebbero, in un modo apparentemente contro-intuitivo, il cuckold con un aumento della capacità di fecondazione (una sorta di battaglia per la “supremazia genetica”). Sebbene infatti, secondo alcuni ricercatori, la paura di non poter spargere il proprio seme, o di crescere un figlio non proprio, sia alla base di comportamenti possessivi e di gelosia talvolta anche violenti, altri studi dimostrerebbero come la vista di uno o più uomini che fanno sesso con una sola donna aumenti la reattività degli spermatozoi, rendendo di conseguenza più probabile il concepimento. Un’altra ipotesi è legata invece al fatto che fare sesso con la compagna che si sa o si sospetta abbia appena fatto sesso con altri uomini indurrebbe nell’uomo spinte pelviche più profonde e intense durante l’amplesso, aumentando perciò la possibilità di fecondazione.
Infine può anche capitare che questo genere di desideri sia una larvata manifestazione di pulsioni di tipo omo/bisessuale.
Quindi potremmo dire che le motivazioni alla base di queste fantasie possono essere molteplici e soprattutto che alla diffusione di questo genere di fantasie hanno fornito un importante contributo le nuove tecnologie, che hanno delineato, concretizzato ed “emancipato” desideri e fantasie che prima venivano tenuti nascosti e privati. Inoltre, sempre la tecnologia ha reso il cuckolding (o cuckoldismo) una pratica molto più esplorabile, dando la possibilità a chiunque di reperire “coppie” o “bull” interessati all’azione.
Quindi, tornando alla sua domanda, potremmo dire che, come la maggior parte delle fantasie, anche nel caso del cuckolding si tratta di desideri piuttosto diffusi nella popolazione maschile (presente, seppure molto raro, nelle donne), che compongono il comune immaginario sessuale. Occorre però tenere presente che, tra l’avere determinate fantasie, utilizzate talvolta come vero e proprio motore dell’eros, e l’inserimento concreto di una terza persona all’interno della coppia, c’è ovviamente molta differenza. Non necessariamente ciò deve avere effetti negativi sulla relazione ma è sempre bene valutarne la possibilità con un certo grado di accortezza in quanto le conseguenze non sono prevedibili e potrebbe poi essere difficile tornare indietro. In tal senso è chiaro che questo ulteriore “passo” andrebbe discusso e concordato con sua moglie, per capire sia cosa ne pensa lei sia che cosa “aggiungerebbe” (o “toglierebbe”) alla vostra intimità di coppia che, dalle poche righe che ci scrive, pare essere soddisfacente per entrambi.
Cordiali saluti
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