Ho il sospetto che il mio ragazzo finga l’orgasmo!
Il mio ragazzo secondo me finge l’orgasmo! Ovviamente lui nega, quando facciamo l’amore dopo un po’, spesso le cose vanno per le lunghe, mi da l’idea che lui si stia annoiando e dopo un po’ dal nulla accelera leggermente il respiro e boh…dice di essere venuto, ma non mi sembra di avere…”residui” laggiù.. Lui dice che a volte viene poco, ma… voi che dite? E’ plausibile? Katia
Salve Katia, grazie della sua mail.
Intanto possiamo dire che anche da una recente indagine condotta dalla Università del Kansas pare proprio che a una certa fetta di popolazione maschile (il 25%) sia capitato di fingere effettivamente l’orgasmo. La ragione primaria della simulazione è, così come per le donne, quella di evitare di traumatizzare il partner.
Detto questo c’è da considerare che la quantità di eiaculato non è sempre uguale, e può variare per tanti motivi, sia di natura organica (prostatiti, eiaculazione retrograda, disfunzioni ormonali, assunzione di farmaci ecc.) che fisiologica (più rapporti ravvicinati anche masturbatori, invecchiamento).
Anche il controllare di avere residui non può essere considerato un metro totalmente affidabile poiché la composizione dello sperma non è sempre uguale e in alcuni casi può assumere una consistenza molto simile alle secrezioni vaginali e quindi divenirne indistinguibile.
Altro caso sarebbe se il suo ragazzo davvero non riuscisse a raggiungere l’orgasmo o avesse difficoltà a raggiungerlo, nel quale caso potremmo ipotizzare una disfunzione chiamata anorgasmia maschile, le cui cause possono essere un ipercontrollo relativamente al lasciarsi andare nella sessualità, uno scarso immaginario erotico ma anche conflitti o problematiche relazionali all’interno della coppia che si riflettono tra le lenzuola. Come ricordato inizialmente talvolta pur di non affrontare questa situazione una via di fuga è la finzione, però non pare essere questo il caso.
Di fatto lei riporta delle sue percezioni (“mi dà l’idea” “mi sembra che si stia annoiando”), sarebbe importante capire se e quanto abbia parlato di questo con il suo partner, altrimenti c’è il rischio di quantificare il piacere solo relativamente all’orgasmo, quando invece dice anche che le sembra talvolta di vedere il suo compagno “annoiato” durante il rapporto.
Quindi, se fosse confermata una carenza di eiaculato, o una anorgasmia, ciò sarebbe da approfondire a livello organico con figure specialistiche, invece nel caso in cui la problematica abbia a che fare con la “noia”, il “lavoro” sarebbe da dirigersi non solo sulla parte conclusiva del rapporto ovvero l’orgasmo, ma come coppia vi dovreste confrontare sul rendere il rapporto sessuale più ludico, divertente ed eccitante per entrambi.
Saluti
Dott. Daniel Giunti – Psicoterapeuta sessuologo
Dott.ssa Michela Vancheri – Psicologa sessuologa
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