Come affrontare il famoso “discorsino”?
In famiglia spesso si perdono opportunità cruciali per modellare e facilitare lo sviluppo sessuale dei nostri figli semplicemente perché proviamo disagio. La ricerca mostra che la maggior parte dei dialoghi sulla sessualità hanno dinamica unilaterale, in cui solo i genitori dirigono la conversazione. Eppure vi sono molte prove che dimostrano come avere conversazioni sessuali più aperte si traduca in una maggior interiorizzazione di valori sessuali sani per gli adolescenti. Spesso i genitori si aspettano che siano i propri figli adolescenti a fare domande sul sesso ed introdurre l’argomento, mentre questi ultimi si aspettano che siano i genitori ad intraprendere la conversazione. Una conseguenza di questa ambiguità può essere un dialogo infrequente e improduttivo mentre si verifica un importante sviluppo sessuale.
Cosa devono fare i genitori? Ecco tre principi tratti da dati empirici per migliorare la qualità e l’efficacia della comunicazione sessuale tra le mura di casa.
Disagio vs. Apertura
La ricerca mostra che la maggior parte delle conversazioni sessuali tra genitori e figli hanno una dinamica unilaterale con i genitori che controllano e dirigono la conversazione (ad esempio, facendo la predica). Questo approccio può derivare principalmente dal disagio dei genitori sulla sessualità emergente dei loro figli, che è un ostacolo all’essere diretti, sinceri ed aperti sul sesso. I genitori possono sforzarsi di essere più accoglienti considerando che anche le prospettive degli adolescenti su questo argomento sono importanti. Una conversazione sana e costruttiva implica ascoltare tanto quanto parlare, non esprimere giudizi, evitare di impartire passivamente lezioni e cercare di trasmettere un livello di comfort. È dimostrato che conversazioni sessuali più aperte si traducono in una maggiore interiorizzazione da parte degli adolescenti di valori ed espressioni sessuali più sane. Quando i genitori favoriscono dialoghi aperti in cui i figli si sentono ascoltati e rispettati, è più probabile che i figli tornino spontaneamente e di buon grado dai genitori con domande e preoccupazioni riguardo la sfera sessuale. Apertura significa anche conversazioni più produttive, caratterizzate da specificità da non sottovalutare invece che da vaghe generalità. Favorire un dialogo aperto permette agli adolescenti di sentirsi più a loro agio nel parlare di argomenti più specifici, anche se necessari, come l’eccitazione sessuale, la fisiologia sessuale, la masturbazione e altri argomenti più personali. Alcuni genitori si preoccupano che una comunicazione aperta sul sesso porti con maggior probabilità a praticarlo, ma nessuna prova lo sostiene. Invece, l’apertura favorisce un clima rispettoso e sicuro in cui questi giovani sono più propensi ad ascoltare – e potenzialmente a beneficiare – delle prospettive dei loro genitori.
Gli aspetti positivi della sesso
La maggior parte della comunicazione sessuale tra genitori e figli enfatizza le conseguenze negative del sesso (per esempio, gravidanza, malattie, ecc.). Ricerche recenti mostrano che i genitori raramente enfatizzano gli aspetti positivi della sessualità, forse per preoccupazione della sicurezza dei loro figli adolescenti o per salvaguardare i loro valori familiari sulla sessualità. Tuttavia, semplicemente il ricevere disapprovazione e messaggi negativi sulla sessualità spesso porta ad una visione malsana di essa caratterizzata da vergogna e ansia che circonda la sfera sessuale, con conseguenze che possiamo immaginare. I genitori dovrebbero prendere in considerazione di trovare i giusti modi e termini, più adatti a loro, per trasmettere ai loro figli che, in contesti appropriati e rispettosi, il sesso può essere piacevole e può approfondire l’intimità con un partner. Questo può aiutare gli adolescenti a sviluppare una visione più sana e olistica della sessualità, che si traduce in intenzionalità e controllo intorno all’espressione sessuale è questo li sosterrà nelle loro future relazioni.
Conversazione periodica
Gli studi dimostrano che conversazioni più regolari sulla sessualità hanno maggiori probabilità di aiutare gli adolescenti a sviluppare una sana comprensione sessuale. Molti genitori ci chiedono quando dovrebbero iniziare ad intraprendere queste conversazioni. In generale, possiamo dire che un dialogo appropriato al tema raramente può avvenire in età prematura. La conversazione può essere semplificata con l’uso di termini appropriati per riferirsi a parti del corpo in età infantile, in modo che i bambini siano dotati di una conoscenza di base del loro corpo. Dovrebbe anche includere rispondere alle domande dei bambini in modo diretto, onesto e appropriato allo sviluppo. I genitori sono di solito più in difficoltà dei i loro bambini stessi che, molto giovani, sono giustamente curiosi. Sviluppare presto queste abitudini sarà particolarmente utile quando i bambini passeranno all’adolescenza e sperimenteranno i vari cambiamenti corporei associati alla pubertà. Gli adolescenti spesso si imbattono in questi cambiamenti con ansia, preoccupazione e, a volte, anche paura. Quando le linee di comunicazione sono aperte e regolari, i giovani sono autorizzati a cercare aiuto dai loro genitori in modo coerente. Naturalmente, non c’è una raccomandazione standard per ciò che costituisce la regolarità. Le discussioni regolari probabilmente varieranno nel corso dello sviluppo del bambino (cioè, a volte settimanalmente, mensilmente, annualmente ecc, a seconda delle esigenze di sviluppo), ma il principio è presentarsi in modo aperto, disponibile e non senza paura di discutere questi argomenti. Poi, idealmente, le conversazioni avverranno con la dovuta regolarità. Stabilire queste abitudini presto, quando i bambini sono più aperti alla comunicazione dei genitori, ripagherà sicuramente.
Articolo a cura di: Dott.ssa Carolina Bertocci
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