202022Set
Svegliarsi per controllare il bambino è associato a una riduzione dell’attività sessuale post partum

Svegliarsi per controllare il bambino è associato a una riduzione dell’attività sessuale post partum

Molti genitori di neonati riferiscono che la stanchezza ha portato a un calo dell’attività sessuale dopo il parto. Nuovi risultati pubblicati sul Journal of Sex Research aggiungono sfumature a questo argomento, infatti, i ricercatori hanno scoperto che la quantità di volte in cui i genitori si avvicinavano nella culla del loro bambino durante la notte – come ripreso dai monitor delle telecamere posizionati sopra la culla – era associata a rapporti sessuali meno frequenti tra i genitori.

L’arrivo di un nuovo bambino in casa modifica notevolmente la vita quotidiana dei genitori e può introdurre una tensione significativa nella relazione di coppia. Per esempio, la ricerca suggerisce che le esigenze di cura di un neonato possono avere un impatto sulla relazione sessuale dei genitori, riducendo l’interesse e la soddisfazione sessuale. Le ragioni per cui l’attività sessuale può diminuire dopo il parto sono molteplici: aspetti relativi al malessere fisico, la depressione post-partum e l’aumento delle responsabilità di cura dei figli. Tuttavia, uno dei motivi più comunemente riportati per non impegnarsi nell’attività sessuale dopo il parto è la stanchezza, questo sembra plausibile dal momento che la soddisfazione dei genitori per il sonno diminuisce significativamente dopo il parto, probabilmente a causa della gestione degli orari del sonno del bambino.

Kahn e i suoi colleghi hanno cercato di indagare come vari fattori legati al sonno dei genitori potessero influenzare la loro attività sessuale durante il periodo post-partum di 18 mesi. In primo luogo, gli autori dello studio hanno reclutato un campione di 897 genitori di neonati di età compresa tra 1 e 18 mesi. Nei questionari online, i genitori hanno risposto a domande sulla loro attività sessuale, compreso il livello di soddisfazione sessuale e la frequenza dei rapporti sessuali con il partner nell’ultimo mese. Hanno inoltre completato misure sulla qualità del sonno, sulla soddisfazione relazionale e sulla depressione postnatale.

Inoltre, lo studio ha utilizzato un metodo chiamato sonnografia audio-video per monitorare il sonno dei bambini in casa per due settimane. I monitor video posizionati sopra la culla sono stati utilizzati per rilevare il movimento e l’immobilità all’interno della culla durante la notte, in questo modo i ricercatori hanno potuto misurare quanto tempo dorme un neonato, quanto spesso si sveglia durante la notte e quante volte un genitore va a guardare la culla.

In media, i genitori hanno riferito di avere un’attività sessuale di coppia 3 volte al mese. L’attività sessuale dei genitori è aumentata con l’età del bambino ed è stata particolarmente bassa nei primi 3 mesi dopo il parto.

I ricercatori hanno analizzato se la condivisione della stanza, la qualità del sonno dei genitori, la durata del sonno del neonato, i risvegli del neonato e le visite alla culla dei genitori fossero associati alla frequenza dell’attività sessuale. È interessante notare che, dopo aver controllato le variabili, solo le visite dei genitori alla culla erano in grado di prevedere in modo significativo la frequenza dell’attività sessuale dei genitori: un maggior numero di visite alla culla era associato a un’attività sessuale meno frequente.

“Come nota positiva, sorprendentemente non abbiamo trovato legami significativi tra la soddisfazione per l’aspetto sessuale della relazione dei genitori e il sonno del bambino/genitore o variabili correlate”, ha dichiarato Kahn a PsyPost. “Sembra quindi che la soddisfazione sessuale non cambi in funzione del fatto che il bambino o i genitori dormano meglio o peggio, forse perché i genitori vedono questo sonno interrotto o breve come un fenomeno temporaneo e previsto”.

“Il nostro risultato principale, tuttavia, è stato che i genitori che forniscono assistenza prolungata durante la notte (cioè che visitano più spesso la culla del bambino) si impegnano in un’attività sessuale di coppia significativamente inferiore. Ci sono molte possibili ragioni per questo legame (come i cambiamenti fisiologici o emotivi che si verificano quando ci si sveglia per calmare un neonato)”.

Gli autori dello studio affermano che questi risultati sono in linea con le ricerche che suggeriscono che il caregiving notturno può influire negativamente sull’umore, aumentare la stanchezza e la depressione. È possibile che i genitori che subiscono interruzioni del sonno durante la cura dei neonati sperimentino una maggiore stanchezza e un umore negativo, che poi ostacola la loro attività sessuale. Inoltre, il sonno frammentato potrebbe indurre cambiamenti ormonali – in particolare una riduzione dei livelli di androgeni – che possono ridurre il desiderio e la funzione sessuale. I risultati suggeriscono che non sono solo i risvegli dei bambini o le interruzioni del sonno dei genitori a influire sulla frequenza sessuale, ma è anche l’atto di svegliarsi e di impegnarsi con il neonato a compromettere l’attività sessuale dei genitori, probabilmente aumentando l’eccitazione, rendendo difficile per i genitori riprendere il sonno e compromettendo ulteriormente la qualità del sonno.

“In termini di implicazioni, questa scoperta suggerisce che ridurre gradualmente il coinvolgimento dei genitori con il neonato durante la notte può aiutare a ripristinare la loro relazione sessuale (in termini di frequenza)”, ha spiegato Kahn. Tra le limitazioni, gli autori hanno notato che il loro campione non era diversificato e consisteva principalmente di genitori bianchi ed eterosessuali con uno status socioeconomico medio-alto. Questi genitori potrebbero aver avuto accesso a un supporto che li ha aiutati ad affrontare le sfide del post-partum, come servizi di assistenza all’infanzia a pagamento. Questo tipo di supporto potrebbe aver fornito ai genitori ulteriore tempo libero per compensare il sonno insufficiente.”

 

Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Anna Ilenia Fotia dal sito: https://www.psypost.org/2022/09/waking-up-to-check-on-the-baby-is-associated-with-reduced-sexual-activity-postpartum-study-finds-63911

 

Bibliografia:

Kahn, M., Barnett, N., & Gradisar, M. (2022). Let’s Talk about Sleep Baby: Sexual Activity Postpartum and Its Links with Room Sharing, Parent Sleep, and Objectively Measured Infant Sleep and Parent Nighttime Crib Visits. The Journal of Sex Research, 1-12.



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