Mio marito è gay, non so come comportarmi..
…non è una storia ‘normale’ la mia, o almeno non credo che lo sia! Mio marito si è accorto dopo due figli e ben 18 anni di relazione di essere gay. Ora ci siamo lasciati, ma io non riesco a guardarlo in faccia, lui non vuole incontrare i ragazzi e affrontare l’argomento, so che questa situazione non si risolve certo con un messaggio in una rubrica, ma io mi sento persa nel mare e non so proprio dove sia un salvagente o qualcosa a cui aggrapparmi. Non posso parlarne con le amiche, nè con nessuno che mi è vicino. Ne’ riesco a parlarne con lui. Cosa mi consigliate? Sandra
Gentile Sandra,
il disagio che riferisce per quello che le è successo è comprensibile. E’ probabile che si senta tradita, che provi vergogna e che pensi che nessuno possa capirla o che la sua sia una storia “non normale”. Tuttavia capita spesso (specialmente nella nostra società) che uomini o donne prima di acquisire piena consapevolezza e/o decidere di vivere il loro orientamento omosessuale, abbiano vissuto matrimoni o relazioni durature da cui sono nati dei figli. La scelta di accettare e vivere il proprio orientamento sessuale per tali persone non è facile, sicuramente si troveranno infatti ad affrontare esperienze di rifiuto o allontanamento da parte dei propri cari, dubbi circa il comportamento da tenere con i figli e paure rispetto ad aspetti psicologici e legali. Questi potrebbero rappresentare alcuni dei motivi dell’atteggiamento di suo marito nel non voler affrontare l’argomento o parlare con lei e con i vostri figli. Altrettanto difficile è il percorso degli ex-partner che si trovano ad affrontare il dolore e le difficoltà della separazione ma anche, come dicevamo inizialmente, confusione per quello che è successo, imbarazzo per non aver capito “prima”, rabbia per essere stati in qualche modo presi in giro e senso di solitudine nel non poter parlare con nessuno, forse per vergogna o per timore che gli altri non possano capire. Sicuramente affrontare l’argomento con suo marito così come aprirsi con le persone a lei care, senza aver paura di un rifiuto (se sono amiche proveranno a capirla e le daranno il loro sostegno) potrebbe esserle di aiuto per capire e per riuscire a gestire meglio le emozioni negative e il senso di smarrimento che adesso prova. Potrebbe anche essere utile confrontarsi con chi come lei ha vissuto tale esperienza. In tal senso, può consultare il sito dell’associazione Rete Genitori Rainbow , – con la quale il nostro Centro collabora – che si rivolge a persone gay lesbiche bisessuali o transessuali che hanno avuto figli all’interno di relazioni eterosessuali e ai loro partner (all’interno del sito c’è anche un forum e una help line).
Con la speranza che trovi la forza per nuotare in superficie, rimaniamo a sua disposizione.
Giulia Fioravanti – Psicologa psicoterapeuta
Per inviare la vostra domanda ai professionisti del Centro Il Ponte che curano la rubrica Botta&Risposta scrivere a info@centroilponte.com oppure richiedere un “consulto anonimo“, specificando che si tratta di una domanda per la rubrica
Per rimanere aggiornati sulle rubriche SexNews, Botta&Risposta, Lex&TheCity, sui seminari e sulle varie iniziative del Centro, iscrivetevi alla Newsletter qui sotto .[wysija_form id=”1″]
Lascia un commento