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Una buona sessualità? Ecco alcuni ingredienti

Una buona sessualità? Ecco alcuni ingredienti

Quali sono gli ingredienti per riuscire a sperimentare una sessualità soddisfacente? Ci sono differenze di genere che spiegano una maggiore o minore predisposizione all’attività sessuale?

Molte ricerche hanno cercato di dare risposta a queste domande e recentemente una ricerca condotta da un team di studiosi guidati dal dottor Marieke Dewitte e pubblicata sul The Journal of Sexual Medicine,Sex in Its Daily Relational Context”, ha cercato di misurare e spiegare gli elementi del comportamento sessuale, analizzandoli in un contesto ecologicamente valido.

La sessualità è espressione fondamentale dell’essere umano, è un fenomeno complesso che vede coinvolte influenze psicologiche, biologiche e culturali. Il sesso è ingrediente fondamentale in ogni relazione di coppia. Sappiamo oggi che la risposta sessuale è influenzata da diversi fattori: organici (la salute del nostro corpo); psicologici individuali (come stiamo con noi stessi) e da fattori legati alla qualità della relazione con il partner.

Il ruolo delle variabili contestuali è molto importante perché il sesso si svolge nell’ambito di un contesto relazionale ed è quindi fortemente influenzato dalle risposte del partner e dalle caratteristiche della relazione. Dato che la sessualità si può esprimere con una vasta gamma di comportamenti (dalle coccole alla penetrazione) ridurre il comportamento sessuale al solo atto penetrativo limita la nostra comprensione della sessualità nella vita quotidiana.

Gli obiettivi della suddetta ricerca sono stati quindi in primis quello di aumentare la consapevolezza che la coppia (e non il singolo individuo) deve essere il principale oggetto dell’analisi, successivamente, che la risposta sessuale va studiata nel contesto quotidiano e infine che il sesso è determinato, oltre che da fattori personali anche da caratteristiche situazionali e relazionali.

Lo studio del dottor Dewitte si è basato sulla compilazione giornaliera di un diario elettronico, questa metodologia è usata sempre più frequentemente nelle ricerche riguardanti i comportamenti sessuali, perché permette di registrare esperienze dettagliate nei contesti familiari alla persona. Per tre settimane alcune coppie eterossessuali, hanno compilato due volte al giorno il diario indicando il proprio comportamento e le variazioni rispetto al proprio umore, ai sentimenti riguardo al partner (indicati la sera), all’attività sessuale, all’intimità fisica e alla frequenza masturbatoria (che doveva essere indicata al mattino).

Hanno partecipato allo studio 66 coppie contattate sia attraverso social network che attraverso il passaparola. I partecipanti, dovevano avere una relazione monogama costante di almeno 1 anno. Il 28,8% delle coppie partecipanti erano sposate e il 47% avevano dei figli. Le donne avevano un’età media di 28 anni e gli uomini un’età media di 30 anni. Tutti i dati sono stati raccolti tramite un sistema informatico. Le coppie avevano una finestra temporale dalle 8:00 am alle 3:00 am per compilare il diario. Tutte le variabili studiate sono poi state registrare su scale a sette punti (da 0, assenza totale a 7, molto). I risultati hanno dimostrato che nei giorni in cui gli uomini avevano sperimentato un umore più positivo erano anche più predisposti affettivamente nei confronti della partner e la probabilità di avere rapporti sessuali era significativamente più alta. Inoltre, contrariamente a quello che comunemente si pensa, anche gli uomini hanno bisogno di preliminari più intimi come coccole e carezze per sperimentare una più soddisfacente relazione sessuale e personale. L’attività sessuale nelle donne è stata determinata dagli stessi modelli predittivi che si erano ritrovati negli uomini, ma l’intimità era legata in misura maggiore a molteplici fattori relazionali, più che dal proprio umore come negli uomini. Le donne quindi risultano più influenzate dalla relazione con il partner. Questo dato è in linea con ricerche precedenti che dimostrano come le interazioni relazionali positive promuovano espressioni intime più soddisfacenti, mentre relazioni permeate di angoscia scoraggino l’intimità. Per quanto riguarda la masturbazione, sono state trovate maggiori differenze di genere. Gli uomini principalmente sperimentano la masturbazione in maniera molto negativa quando sono coinvolti in una relazione di coppia. Questa ricerca mostra poche differenze di genere nella sessualità, fatta eccezione per l’attività masturbatoria. Rispetto a questo i dati della ricerca suggeriscono che i rapporti sessuali preliminari non si limitano alla camera da letto, ma che la qualità del contesto relazionale quotidiano è essenziale per promuovere una maggiore predisposizione individuale all’attività sessuale.

Dott.ssa Laura Bacci – Psicologa

 

Marieke Dewitte, Jacques Van Lankveld, Sjouke Vandenberghe and Tom Loeys (2015). Sex in Its Daily Relational Context. The Journal of Sexual Medicine

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