182023Ott
Il nostro cervello è programmato per la monogamia?

Il nostro cervello è programmato per la monogamia?

Una ricerca del 2017 suggerisce che la risposta a questa domanda potrebbe avere qualcosa a che fare con il modo in cui i nostri cervelli sono “programmati\predisposti”.

In questo studio 20 uomini eterosessuali sono stati sottoposti a risonanze magnetiche cerebrali mentre guardavano diversi tipi di immagini. Alcune delle immagini erano sessuali, raffiguravano coppie impegnate in rapporti sessuali penetrativo-vaginali. Altre erano romantiche, mostravano quindi uomini e donne vestiti impegnati in attività intime non sessuali. Infine, le ultime erano neutre, raffiguravano scene naturali o immagini di persone impegnate in attività non romantiche e non sessuali.

La metà degli uomini era “altamente monogama”. Non aveva mai avuto una relazione (sessualmente) aperta, né aveva commesso infedeltà. Essi hanno inoltre riportato di aver avuto un numero inferiore alla media di partner sessuali nel corso della loro vita e di avere raramente fantasie su qualcuno che non sia il proprio partner.

L’altra metà era “altamente non monogama”. Questi uomini hanno riferito di avere esperienza sia con relazioni sessualmente aperte che con l’infedeltà. Hanno segnalato un numero superiore alla media di partner sessuali nella loro vita ed hanno espresso la preferenza di avere più partner contemporaneamente.

I risultati hanno mostrato che, indipendentemente dal proprio orientamento relazionale, gli uomini esposti a immagini sessuali hanno mostrato un’attivazione significativa dei circuiti di ricompensa cerebrali. Senza alcuna sorpresa, praticamente tutti i partecipanti hanno trovato le immagini sessuali gratificanti.

Al contrario, gli uomini monogami (rispetto al gruppo non monogamo) hanno mostrato un’attivazione sostanzialmente maggiore del circuito cerebrale di ricompensa in risposta alle immagini romantiche. Le aree del cervello attive mentre il gruppo di uomini monogami guardava le immagini romantiche erano in gran parte le stesse di quelle attivate quando guardavano immagini sessuali.

In altre parole, gli uomini monogami hanno elaborato immagini romantiche e sessuali in modo simile e hanno trovato entrambe le tipologie di stimolazione molto gratificanti.

Gli uomini non monogami, invece, sembravano elaborare immagini romantiche in un modo leggermente diverso. A differenza degli uomini monogami che mostravano una risposta generale di ricompensa alle immagini romantiche, quelli non monogami attivavano aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione cognitiva di ordine superiore, dimostrando che stavano studiando le immagini riflettendo attivamente.

Questi risultati suggeriscono la possibilità che diverse persone possano essere predisposte a differenti stili relazionali in base al modo in cui i loro cervelli sono “programmati”. In altre parole, si potrebbe avanzare l’ipotesi che le tendenze soggettive verso la monogamia o la non monogamia abbiano radici nella struttura cerebrale.

Naturalmente, sono possibili anche altre spiegazioni. Come ad esempio, il fatto di avere più esperienza con le relazioni monogamiche rispetto a quelle non monogamiche influisce sul soggetto e in un certo senso “riprogramma” il suo cervello. In altre parole, si dovrebbe osservare l’effetto anziché la causa in questo caso, anche con studi correlazionali.

Sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare questi limiti e per replicare i risultati in campioni più ampi e diversificati (ad esempio, sarebbe possibile ottenere risultati simili tra diversi generi, orientamenti sessuali e altre caratteristiche demografiche?). Inoltre, sarebbe interessante esplorare se le risposte cerebrali degli uomini non monogami variano in base al tipo di non monogamia che praticano. In questo studio, tutti gli uomini non monogami avevano avuto esperienza sia con la non monogamia consensuale che con quella non consensuale. Quindi, cosa si osserverebbe negli uomini che hanno esperienza solo con uno di questi due tipi di non monogamia? Le loro risposte cerebrali differirebbero?

Sebbene questi risultati debbano essere considerati come preliminari, ci suggeriscono la possibilità di considerare di avere un orientamento relazionale già “programmato”, il che significherebbe che diverse persone potrebbero essere predisposte a stili relazionali differenti.



Articolo tradotto e rielaborato dalla Dott.ssa Giulia Crocioni dal sito: www.sexandpsychology.com/blog/2021/8/11/are-our-brains-wired-for-monogamy-or-nonmonogamy/


Bibliografia:

Hamilton, L. D., & Meston, C. M. (2017). Differences in neural response to romantic stimuli in monogamous and non-monogamous men. Archives of Sexual Behavior, 46 (8), 2289-2299.



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