Suonare metal rende più attraenti?
Una nuova ricerca ha gettato una luce sulla relazione tra abilità alla chitarre nel metal estremo, successo dell’accoppiamento e competizione maschile. Lo studio, incentrato su chitarristi maschi eterosessuali, rivela interessanti connessioni tra il tempo speso nella pratica di determinate tecniche chitarristiche e aspetti psicologici della motivazione all’accoppiamento e competizione intrasessuale, mettendo in discussione le nozioni tradizionali sulle esibizioni artistiche nel corteggiamento umano e sullo status sociale. I risultati sono stati pubblicati su Evolutionary Behavioral Sciences.
“Sono sempre stata interessata alle prospettive evolutive della musica,” ha affermato l’autrice dello studio Tara DeLecce, ricercatrice post-dottorato e docente speciale presso l’università di Oakland, nonché redattrice principale di The Oxford Handbook of Infidelty.
Una delle ipotesi più diffuse sulla funzione adattiva della musica (ammesso che ne esista una), è che la capacità di creare musica aumenti l’attrattività da compagno, il che potrebbe spiegare le tendenze più diffuse tra i musicisti come ad esempio il motivo per cui, in media, gli uomini hanno storicamente creato musica più spesso rispetto alle donne (gli uomini eterosessuali sono tipicamente più competitivi nei contesti di accoppiamento) e il fatto che l’età di picco della produzione musicale tenda ad essere intorno ai 20 anni (quando la competizione per l’accoppiamento è tipicamente al massimo).
“Tuttavia, le tendenze all’interno della musica metal, e in particolare il genere di musica metal estrema con abilità chitarristiche fondamentalmente virtuose, sono in contrasto con questa ipotesi. Coloro che amano il metal estremo e coloro che lo producono, sono prevalentemente maschi. Queste dinamiche non sembrano essere utili ai fini dell’accoppiamento eterosessuale.
“Pertanto, ho voluto esplorare la possibilità di una funzione adattiva della musica metal estrema e spiegare il forte investimento nell’apprendimento di abilità chitarristiche complesse e tecniche legate a questo genere,” ha spiegato DeLecce, “Oh, e un po’ anche perchè sono una grande fan di musica metal estrema e suonavo la chitarra in gruppi metal”.
Per approfondire questo intrigante argomento, i ricercatori hanno condotto un sondaggio online con 328 partecipanti iniziali, alla fine ristretti a 44 chitarristi maschi eterosessuali appassionati di musica metal. I partecipanti avevano un’età compresa tra i 18 e i 47 anni e la maggior parte proveniva dagli Stati Uniti e dalla Polonia. La maggior parte dei partecipanti era single, aveva una laurea e si identificava come appartenente alla classe media, una rappresentazione demografica tipica dei due paesi più rappresentati.
Lo studio ha utilizzato diverse misure per valutare diversi aspetti della vita e delle abitudini chitarristiche dei partecipanti. Tra queste il Sociosexual Orientation Inventory Revised, che valuta atteggiamenti, comportamenti e desideri relativi al sesso occasionale, e la Intrasexual Competition Scale, una misura della competitività nei confronti di individui dello stesso sesso. Inoltre una domanda aperta chiedeva ai partecipanti il numero di partner sessuali che avevano avuto nel corso della loro vita.
La comprensione delle abitudini chitarristiche dei partecipanti era fondamentale per questo studio. A tal fine, i ricercatori hanno sviluppato il Guitar Practicing Habits Inventory. Questo sondaggio personalizzato si è concentrato su vari aspetti della pratica chitarristica, come la quantità di tempo dedicata ad esercitarsi, la proporzione di tempo dedicata alla pratica degli accordi rispetto agli esercizi su note singole, la tecnicità dell’esecuzione e la velocità percepita rispetto ad altri chitarristi. Ai partecipanti è stato anche chiesto il tempo massimo a cui riuscivano a suonare in modo pulito, fornendo una misura quantitativa della loro competenza tecnica.
Per capire le preferenze musicali dei partecipanti, è stato chiesto loro di valutare il loro gradimento per una canzone heavy metal tradizionale (“Iron Man” dei Black Sabbath) e una canzone metal estrema più tecnica (“Shards of Scorched Flesh” dei Rings of Saturn). Questo ha aiutato a valutare lo stile metal che preferivano e che potenzialmente avrebbero potuto suonare.
I ricercatori hanno trovato una correlazione positiva tra il tempo trascorso a suonare accordi e la dimensione del desiderio del Sociosexual Orientation Inventory Revised. Ciò Suggerisce che i chitarristi che dedicano più tempo a suonare sono più motivati al sesso occasionale. Tuttavia, quando i ricercatori hanno condotto un’analisi di regressione multipla per verificare se le abitudini nel suonare la chitarra potessero prevedere il numero di partner sessuali nel corso della vita, il modello complessivo non ha mostrato un risultato significativo.
I risultati evidenziano una potenziale distinzione tra la motivazione all’accoppiamento e l’effettivo successo dell’accoppiamento. Il tempo trascordo a praticare accordi è stato collegato ad un maggior desiderio di sesso occasionale, ma non si è necessariamente tradotto in un maggior numero di partner sessuali. Questa discrepanza suggerisce che, sebbene le abilità chitarristiche possano aumentare la motivazione all’accoppiamento di un musicista, non sempre portano ad un maggior successo nell’accoppiamento.
Uno dei risultati più significativi è stato che la velocità nel suonare la chitarra fosse un predittore significativo della competizione intrasessuale. Ciò indica che i chitarristi che si percepiscono come più veloci nel suonare rispetto ai loro coetanei tendono ad avere livelli più elevati di competizione intrasessuale. Inoltre, questa velocità di esecuzione era specificamente legata all’aspetto del godimento di superiorità della competizione intrasessuale, suggerendo che questi chitarristi traggono piacere dal sentirsi superiori nella loro abilità rispetto agli altri chitarristi maschi.
Questi risultati contribuiscono ad una più ampia comprensione del ruolo delle manifestazioni creative nel comportamento sociale e sessuale umano. Suggeriscono che, nel contesto specifico della musica metal estrema, suonare la chitarra potrebbe servire più ad affermare la dominanza e lo status tra i coetanei maschi, piuttosto che a influenzare direttamente il successo nell’accoppiamento.
Ciò è in linea con l’idea che manifestazioni culturali, come la musica e l’arte, possano avere molteplici funzioni sociali, tra cui l’elevazione dello status all’interno di un gruppo di pari, piuttosto che servire esclusivamente ad attrarre partner romantici.
“Gli uomini eterosessuali che suonano la chitarra in gruppi di musica metal estrema non sembrano farlo per attrarre le donne, come si è sospettato per i musicisti di altri generi,” ha dichiarato DeLecce a Psypost. “Sembra invece che cerchino di impressionare e/o intimidire altri uomini eterosessuali con le loro abilità”.
Sebbene lo studio faccia luce su alcuni aspetti affascinanti del comportamento umano e delle manifestazioni culturali, presenta dei limiti. Le dimensioni ridotte del campione e l’attenzione a un genere musicale di nicchia fanno sì che i risultati non siano applicabili su larga scala. Inoltre, lo studio ha riguardato principalmente musicisti che suonano per hobby piuttosto che musicisti professionisti, il che potrebbe influenzare i risultati. Inoltre, la natura informale e non documentata dell’apprendimento della chitarra metal aggiunge un ulteriore livello di complessità nella comprensione dell’impegno e della formazione necessari.
In prospettiva, i ricercatori suggeriscono che gli studi futuri dovrebbero puntare ad un campione più ampio, possibilmente concentrandosi su chitarristi professionisti di metal estremo. Un approccio sperimentale, con la manipolazione della composizione del pubblico e l’osservazione della scelta della musica suonata, potrebbe fornire ulteriori approfondimenti per capire se l’esecuzione alla chitarra è guidata dal desiderio di impressionare un pubblico specifico.
“Ci sono sicuramente dei limiti a questo studio”, ha dichiarato DeLecce. “In un mondo ideale avremmo voluto un campione di chitarristi metal professionisti, tutti legati ad etichette discografiche. Tuttavia non avevamo i fondi per reclutare un campione ampio, tantomeno di professionisti quindi ci siamo limitati a reclutarli attraverso forum su internet. Di conseguenza, lo studio potrebbe essere più rappresentativo dei chitarristi metal che suonano come hobby piuttosto che di quelli che lo fanno come professione (e quindi le loro motivazioni potrebbero essere diverse). É inoltre importante notare che si tratta di uno studio esplorativo, per cui sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter trarre conclusioni definitive sulle motivazioni che spingono a suonare la chitarra nel metal estremo”.
“Voglio chiarire che non abbiamo escluso di proposito le donne dallo studio”, ha aggiunto DeLecce. “Purtroppo, i nostri sforzi di reclutamento hanno raggiunto solo una chitarrista metal donna, il che non è sufficiente per rappresentare in modo significativo questa popolazione.”
Articolo tradotto e adattato dal dottor Leonardo Santoni dal sito: www.psypost.org/2024/01/extreme-metal-guitar-skills-linked-to-intrasexual-competition-but-not-mating-success-221020
DeLecce, T., Pazhoohi, F., Szala, A., & Shackelford, T. K. (2022). Extreme metal guitar skill: A case of male–male status seeking, mate attraction, or byproduct?. Evolutionary Behavioral Sciences.
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