302022Dic
La religiosità è legata a una vita sessuale più soddisfacente

La religiosità è legata a una vita sessuale più soddisfacente

La religiosità migliora o ostacola la vita sessuale di una persona? Secondo i risultati pubblicati sul Journal of Sex Research, la risposta è “sfumata”. In un ampio sondaggio su una popolazione britannica, le persone con credenze religiose più forti hanno riferito di aver fatto in media meno sesso ma di avere una maggiore soddisfazione sessuale generale.

La religione è in declino nei paesi occidentali e, allo stesso tempo, i giovani stanno ritardando il matrimonio. Dato che il matrimonio e le relazioni sessuali sono indissolubilmente legate, la laicizzazione potrebbe avere un impatto sul comportamento sessuale. Sorprendentemente, mancano ricerche sulle relazioni tra religiosità, frequenza sessuale e soddisfazione sessuale. Inoltre, i risultati esistenti non sono coerenti.


Gli autori dello studio Nitzan Peri-Rotem e Vegard Skirbekk spiegano che la religiosità è stata associata a una soddisfazione sessuale sia superiore che inferiore. Questa incoerenza può essere in parte dovuta a contrastanti ideali religiosi che circondano il sesso coniugale e non congiugale. Il sesso al di fuori del matrimonio è scoraggiato nella maggior parte delle religioni, il che può promuovere sentimenti di colpa tra le coppie non sposate che ostacolano la loro soddisfazione sessuale. Ma il sesso all’interno del matrimonio è considerato altamente sacro, il che può promuovere sentimenti positivi che aumentano la soddisfazione coniugale e sessuale tra le coppie sposate.


“Come demografo sociale, sono interessato ai modi in cui la società e la cultura foggiano i modelli di fertilità e il comportamento sessuale è molto importante per questo”, ha spiegato Peri-Rotem, docente di sociologia all’Università di Exeter.


“Il ruolo della religione è particolarmente intrigante in questo contesto: da un lato, molte tradizioni religiose scoraggiano il sesso al di fuori del matrimonio e lo considerano addirittura peccaminoso. Dall’altro, quando il sesso avviene all’interno del matrimonio è considerato sacro ed è incoraggiato dagli stessi gruppi religiosi. Pertanto, volevamo esplorare il rapporto tra religiosità e soddisfazione sessuale tra diversi tipi di unioni”.


Peri-Rotem e Skirbekk hanno deciso di esplorare il legame tra religione e soddisfazione sessuale all’interno di contesti relazionali più sfumati, per esempio coppie che vivono insieme non spostate o vivono separate ma in una relazione impegnata. Per fare ciò, i ricercatori hanno ottenuto i dati dal National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles (Natsal-3), un’indagine rappresentativa a livello nazionale dei residenti britannici che si è svolta tra il 2010 e il 2012.


Il campione finale era composto da 15.162 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Tutti i partecipanti avevano risposto a dei questionari che valutavano diverse variabili demografiche e chiedevano loro le proprie esperienze sessuali, gli atteggiamenti e la soddisfazione sessuale. I partecipanti hanno inoltre completato una misura soggettiva della religiosità, che chiedeva: “Quanto sono importanti per te la religione e le credenze religiose, adesso?”.


I risultati hanno rilevato che la religione non era importante per la maggior parte dei soggetti, con solo l’11% degli uomini e il 16% delle donne che indicavano che la religione era “molto importante” per loro e il 22% degli uomini e il 27% delle donne indicavano “abbastanza importante”.


I risultati hanno anche rivelato che le persone che hanno affermato che la religione era molto importante per loro hanno riportato una frequenza sessuale significativamente inferiore rispetto a coloro i quali hanno affermato che la religione non era affatto importante per loro. Tuttavia, questa associazione era significativa solo tra persone single o persone che vivevano separate ma in relazioni impegnate. Non era vero per coloro che vivevano insieme, sposati o meno. Questo modello di risultati si adatta al presupposto che le persone religiose tendono ad avere meno rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.


È interessante notare che le persone che hanno riferito che la religione era abbastanza o molto importante per loro hanno riportato una maggiore soddisfazione sessuale rispetto a coloro che hanno affermato che la religione non era affatto importante per loro. Inoltre, le donne sposate con credenze religiose più forti avevano una maggiore soddisfazione sessuale rispetto alle donne sposate con credenze religiose più deboli. Tuttavia, non c’era alcun legame significativo tra religiosità e soddisfazione sessuale per gli uomini sposati.


Gli autori affermano che i loro risultati suggeriscono che le persone religiose possono avere una vita sessuale più soddisfacente a causa di un maggiore investimento nelle relazioni a lungo termine. Limitare il sesso alle relazioni amorose e impegnate può favorire una vita sessuale più appagante, motivo per cui le persone religiose riferiscono di rapporti sessuali più soddisfacenti all’interno dei loro matrimoni.


“Uno dei principali risultati di questo studio è che non esiste una semplice relazione tra frequenza sessuale e soddisfazione sessuale”, ha detto Peri-Rotem a PsyPost.

“Piuttosto, è importante anche il contesto sociale in cui si svolge l’attività sessuale. Ad esempio, il fatto che le persone più religiose abbiano aspettative più basse circa l’attività sessuale al di fuori di un’unione formale, potrebbe aiutare a spiegare il perchè riferiscano una maggiore soddisfazione dalla vita sessuale, pur avendo rapporti sessuali meno frequenti rispetto ai loro coetanei non religiosi”.


Gli uomini single che erano più religiosi riferivano di vite sessuali più soddisfacenti, sebbene questo legame fosse meno significativo quando si andava a vedere l’accettazione del sesso occasionale e del sesso senza amore. Sia per gli uomini che per le donne, una maggiore accettazione del sesso occasionale o del sesso senza amore era legata a una minore soddisfazione sessuale. Solo per le donne, avere troppo (più di dieci) o troppo pochi (zero) partner sessuali e per tutta la vita era correlato a una minore soddisfazione sessuale.


“Uno dei risultati sorprendenti di questo studio è la relazione negativa tra livello di istruzione e soddisfazione sessuale” ha aggiunto Peri-Rotem. “Abbiamo scoperto che donne e uomini laureati hanno riferito di avere rapporti sessuali meno frequenti e avevano anche livelli più bassi di soddisfazione sessuale rispetto ai loro coetanei meno istruiti. Ciò può essere dovuto a un carico di lavoro più elevato o a maggiori investimenti nella carriera tra i primi, che possono andare a scapito della vita romantica. Tuttavia, potrebbero esserci anche altre spiegazioni per questo”.


“Sappiamo ancora sorprendentemente poco sui predittori del benessere sessuale e della soddisfazione sessuale” ha affermato Peri-Rotem. “È un campo di ricerca complesso, in quanto è plasmato da una combinazione di fattori fisici, psicologici e socio-culturali. Pertanto, l’utilizzo di un approccio interdisciplinare è fondamentale per comprendere cosa contribuisce ad avere una migliore vita sessuale”.



Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Marzia Mazzarelli dal sito: https://www.psypost.org/2022/10/greater-religiosity-is-tied-to-a-more-satisfying-sex-life-according-to-a-british-national-survey-63991



Bibliografia: Peri-Rotem, N., & Skirbekk, V. (2022). Religiosity, Sex Frequency, and Sexual Satisfaction in Britain: Evidence from the Third National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles (Natsal). The Journal of Sex Research, 1-23.



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