Ci sono molte ragioni per cui il dolore può essere piacevole. Nel bondage e nel sado-masochismo (BDSM), le persone dominanti (dom) possono infliggere dolore alle persone sottomesse (sub).

Il dolore varia da leggere sculacciate a tirare i capelli, dare/ricevere colpi acuti, stringere i capezzoli, fustigazioni vigorose o frustate che lasciano i segni.
Alcuni considerano il BDSM intrinsecamente offensivo e non riescono a immaginare come una persona sana di mente possa trarre piacere dal ricevere (o dare) dolore. Di recente, i ricercatori dell’Università del Quebec hanno chiesto ad un numeroso gruppo di sottomessi di spiegare le origini delle loro inclinazioni al dolore e in che modo sperimentano il dolore come piacere.

Correggere le idee sbagliate sul BDSM:

Prima di approfondire le origini del piacere in riferimento al dolore dei sottomessi, è bene riconsiderare alcune idee sbagliate comuni a riguardo:

Chi pratica BDSM è mentalmente sano. Molti studi hanno dimostrato che gli appassionati di BDSM rappresentano una sezione trasversale della popolazione senza tassi di traumi sessuali o malattie mentali maggiori rispetto alla popolazione generale
I partner sottomessi godono solo con stimolazioni chiaramente specificate e negoziate.
I giocatori negoziano accordi chiari sui limiti dei sub. Il gioco BDSM è una sorta di teatro erotico in cui l’azione è accuratamente sceneggiata, in netto contrasto con il sesso “convenzionale” in cui molti hanno rapporti con poche, se non nessuna, programmazione su ciò che sta per accadere. Per molti kinkster, il BDSM appare intimo e potente proprio in virtù delle negoziazioni e della condivisione delle fantasie che ciò comporta.
Le safeword danno ai partner sottomessi il controllo su tutto il gioco. Se i sub si sentissero a disagio, potrebbero dire ad esempio “semaforo giallo”, per riferirsi al fatto che vorrebbero rimanere nel ruolo ma discutere della loro posizione. Se si sentissero minacciati, potrebbero dire “semaforo rosso” e allora l’azione si interrompe, il gioco di ruolo finisce e i partecipanti riconsiderano i loro accordi.
Il BDSM non è mai offensivo ma affettuoso e amichevole.
I sub sono più numerosi dei dom. Il libro “Tell me What You Want” di Justin Lehmiller ha rivelato i risultati del più grande studio mai condotto sulle fantasie erotiche degli americani. Le fantasie BDSM sono risultate molto popolari e più persone dichiaravano di voler essere sub rispetto a dom. È più facile interpretare il sottomesso perché vengono specificati i propri limiti e le parole di sicurezza. Il ruolo di dominatore è più impegnativo, esso deve orchestrare scene che piacciano ad entrambe le parti.

Le origini della sottomissione nel BDSM:

I ricercatori canadesi hanno utilizzati siti internet BDSM per reclutare persone che preferiscono la sottomissione e hanno raccolto 152 sondaggi in cui molti hanno citato le origini della loro preferenza:

Tre quarti (78%) ha dichiarato di essere nato sottomesso. “Avevo tipo 5 anni quando ho iniziato ad avere fantasie BDSM”, “In giovane età, molto prima di provare interesse per il sesso, fantasticavo di essere bendata, legata e frustata”: queste alcune delle risposte.
Alcuni (5%) hanno definito la loro sottomissione intrinseca ma di non averla riconosciuta fino all’età adulta.
Un quarto (22%) ha dichiarato di essere diventato sottomesso a seguito di esperienze di vita. La metà di quel gruppo ha affermato di esser stato traumatizzato (abusi, sculacciate…) e di esser cresciuto desiderando punizioni. L’altra metà è stata introdotta al BDSM da amanti di tale pratica e vi ha trovato giovamento e divertimento.

Perché la sottomissione nel BDSM può portare piacere?

Quasi la metà (46%) ha dichiarato di sentirsi eccitato dal gioco di ruolo. “Mi eccito a vedermi come lo schiavo devoto di un potente proprietario”; “Con la profonda fiducia che condividiamo, possiamo sperimentare tutti i tipi di non consenso consensuale”.
Un terzo (37%) ha affermato di apprezzare il dolore entro i limiti specificati. Ad esempio, la sculacciata può essere facilmente regolata: una mano in un guanto da forno, un frustino o una racchetta. La sculacciata può così combinare sensazioni intense e gioco di ruolo rimandando al ruolo di bambini cattivi, studenti o impiegati disobbedienti.
Un quarto (27%) ha affermato che il loro dolore preferito li ha spinti in uno stato alterato simile alla trance che comporta un profondo rilassamento e appagamento quasi mistico.
Uno su cinque (18%) ha affermato di essere più interessato alla “resitrizione” che al dolore. “Quando sono trattenuto, bendato e legato, mi sento rilassato, sicuro di me e sexy”.

Immaginiamo gli escursionisti che si arrampicano sulla vetta di una montagna. Durante il tragitto vengono bruciati dal sole, morsi da insetti, graffiati da rovi, hanno i muscoli e le articolazioni doloranti. Ma la vista è sensazionale e porta un piacere profondo. Allo stesso modo le persone sottomesse si sentono appagate. Il dolore deve essere sempre considerato nel contesto. Quando le persone provano un dolore che è fuori dal loro controllo si ritraggono. Ma quando i dominatori provocano sensazioni intense, molti partner sottomessi provano gioia e una profonda gratitudine che porta non solo al piacere ma anche ad una sorta di appagamento spirituale.

Traduzione e riadattamento a cura di Dott.ssa Alice Salani

Bibliografia:

Brown, A et al. “Una revisione sistematica della prevalenza, dell’eziologia, dei fattori psicologici e interpersonali associati al BDSM”, Journal of Sex Research (2020) 57:781.doi: 10.1080/00224499.2019.1665619.

DeNeef, Net et al. “Bondage, disciplina, dominio, sottomissione e sadomasochismo (BDSM) da una prospettiva biopsicosociale integrativa: una revisione sistematica”, Medicina sessuale (2019) 7:129. Doi.org/10.1016/j.esxm.2019.02.002

Dunkley, CR et al. “Dolore fisico come piacere: una prospettiva teorica”, Journal of Sex Research (2020) 57:421. doi: 10.1080/00224499.2019.1605328.