L’infedeltà può essere contagiosa?
In uno studio pubblicato questo mese sulla rivista Archives of Sexual Behavior, i ricercatori Birnbaum e colleghi (2022) hanno esaminato se gli individui che sono venuti a conoscenza del comportamento infedele di altri fossero successivamente più predisposti ad essere infedeli nelle proprie relazioni sentimentali. Gli autori ritengono che l’aver appreso della diffusione dell’infedeltà (che secondo alcuni ricercatori potrebbe raggiungere il 70%) possa far diminuire il desiderio e l’impegno nei confronti del partner primario, aumentando al contempo il desiderio di un partner alternativo attraente. Gli autori propongono che “sapere che altri hanno relazioni extraconiugali può far sentire le persone più a proprio agio con l’idea o la possibilità di fare lo stesso”. Per verificare le loro previsioni, i ricercatori hanno condotto tre studi distinti con partecipanti che avevano una relazione eterosessuale monogama.
Studio 1
Nel primo studio, studenti universitari israeliani che avevano una relazione impegnata di almeno 4 mesi hanno guardato un video che stimava la prevalenza dell’infedeltà nell’ 86% delle relazioni o nell’11% delle relazioni. È stato poi chiesto ai partecipanti di scrivere una fantasia sessuale che coinvolgesse una persona diversa dal loro attuale partner. Lo studio ha dimostrato che la manipolazione della prevalenza dell’infedeltà non ha influito sul desiderio per il partner attuale o per un altro partner.
Tuttavia, gli studi 2 e 3 hanno mostrato risultati diversi.
Studio 2
Nello Studio 2, studenti universitari israeliani che avevano una relazione eterosessuale impegnata di almeno 12 mesi hanno letto una “confessione” di un’altra persona che descriveva un’infedeltà sentimentale compiuta (baciare appassionatamente un collega e nasconderlo al partner) o un imbroglio nei compiti scolastici (copiare un saggio da un altro studente). Ai partecipanti è stato poi chiesto di vedere 16 foto di persone attraenti e non attraenti e di rispondere il più rapidamente possibile se quelle persone potevano essere un potenziale partner romantico. I partecipanti che avevano letto dell’infedeltà romantica hanno risposto “sì” a un maggior numero di foto, indicando il loro interesse per un maggior numero di potenziali nuovi partner rispetto ai partecipanti nella condizione di imbroglio accademico.
Studio 3
Nello studio 3, studenti universitari israeliani che avevano una relazione eterosessuale impegnata di almeno 4 mesi hanno letto i risultati di un sondaggio in cui la prevalenza dell’infedeltà sentimentale o dell’imbroglio accademico era stimata all’85%. I partecipanti hanno poi interagito con un assistente di ricerca utilizzando una piattaforma di messaggistica istantanea. I partecipanti hanno caricato una loro foto e hanno ricevuto la foto di un uomo o di una donna attraenti come partner di messaggistica. L’assistente di ricerca ha chiesto informazioni sugli hobby, gli interessi e le preferenze alimentari dei partecipanti e alla fine dell’intervista ha dichiarato: “Hai decisamente aumentato la mia curiosità! Spero di vederti di nuovo e questa volta di persona”. Le risposte dei partecipanti a quest’ultima domanda sono state analizzate per verificare il loro interesse a rivedere l’intervistatore. Infine, ai partecipanti è stato chiesto se provassero attrazione per l’intervistatore e se fossero coinvolti con il loro attuale partner.
I risultati dello Studio 3 hanno mostrato che gli individui esposti alle informazioni sul tradimento romantico hanno indicato un minore coinvolgimento nelle loro relazioni attuali rispetto alla condizione di imbroglio accademico. Inoltre, è emerso che, indipendentemente dalla condizione di “tradimento”, gli uomini erano meno impegnati nelle loro relazioni attuali rispetto alle donne. Oltre a ciò, gli individui che hanno letto i risultati del sondaggio sull’infedeltà romantica e che hanno trovato l’intervistatore più attraente hanno avuto maggiori probabilità di concludere la loro conversazione con l’intervistatore esprimendo il desiderio di incontrarsi di nuovo.
Conclusioni
Gli autori sostengono che l’esposizione all’infedeltà può normalizzare questo comportamento e rendere le nostre relazioni attuali più vulnerabili all’infedeltà. Concludono che una tendenza all’infedeltà può renderci meno motivati a proteggere le nostre relazioni attuali, lasciandoci aperti a potenziali infedeltà in futuro. Tuttavia, gli autori avvertono che vedere persone diverse come possibili nuovi partner e persino il desiderio di rivedere una persona attraente non equivale necessariamente a intraprendere una relazione con essi. Gli autori ipotizzano che “l’esposizione alle norme sull’adulterio possa, ad esempio, rendere meno importanti gli obiettivi a lungo termine e quindi ridurre i sensi di colpa o attenuare la resistenza all’infedeltà, diminuendo la motivazione a proteggere la relazione attuale”. Tuttavia, sottolineano che sono necessarie ricerche future per chiarire in che modo l’esposizione all’infedeltà possa influire sulla propensione all’infedeltà.
Articolo tradotto e adattato dal dottor Bernardo Tempesti dal sito: https://www.psychologytoday.com/us/blog/dating-and-mating/202208/could-infidelity-be-contagious
Bibliografia:
Birnbaum, G. E., Zholtack, K., & Ayal, S. (2022). Is Infidelity Contagious? Online Exposure to Norms of Adultery and Its Effect on Expressions of Desire for Current and Alternative Partners. Archives of Sexual Behavior, 1-12.
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