L’impatto psicologico delle gravidanze indesiderate

Uno studio scientifico recente getta luce su un aspetto cruciale della paternità spesso trascurato: l’impatto delle gravidanze non pianificate sulla salute mentale degli uomini. Lo studio, pubblicato nella rivista Journal of Affective Disorders, rivela che gli uomini che vivono nascite non pianificate possono essere esposti ad un significativo rischio maggiore di affrontare problemi di salute mentale nel periodo post-partum.

Gli autori di questo studio sono stati spinti dal desiderio di comprendere come le gravidanze non pianificate possano influenzare la salute mentale degli uomini durante i primi anni cruciali della genitorialità. Una gravidanza non pianificata è una gravidanza che non era prevista e che può portare a diverse reazioni emotive e sfide per entrambi i partner.

“La mia prima pubblicazione di ricerca è stata un’indagine sulle decisioni degli uomini di rimanere senza figli”, ha spiegato l’autrice dello studio Imogene Smith, una docente e psicologa presso l’Istituto Cairnmillar. “Sulla base di questi risultati, ho realizzato che alcuni uomini che volevano rimanere senza figli avrebbero, statisticamente, finito per diventare comunque padri. Circa la metà di tutte le gravidanze nel mondo sono non pianificate, quindi si tratta di un problema che coinvolge un gran numero di persone.”

Ricerche precedenti avevano esplorato il legame tra la salute mentale materna e le gravidanze non pianificate, ma l’impatto sui padri è rimasto relativamente inesplorato. Questo studio mirava a colmare questa lacuna di conoscenza e a fornire un’analisi completa di come le intenzioni riproduttive degli uomini, o la mancanza di queste, potrebbero influenzare il loro benessere mentale.

“Quando pensiamo alla depressione post-partum, le persone tendono a pensare solo alle madri”, ha detto Smith. “C’è ora un crescente campo di ricerca che ha dimostrato in modo piuttosto robusto che anche gli uomini sono a rischio di esiti di salute mentale avversi in questo periodo vulnerabile. I partner possono sviluppare sintomi durante la gravidanza, chiamati depressione o ansia antenatale, o possono sviluppare sintomi dopo la nascita del bambino, chiamati depressione o ansia postnatale. Come ricercatrice, volevo sapere se una gravidanza non pianificata fosse un fattore di rischio per una cattiva salute mentale per i padri.”

I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi, una tecnica statistica utilizzata nella ricerca per combinare ed analizzare i risultati di molteplici studi individuali. Combinando i dati di diversi studi, le meta-analisi possono fornire maggiore potenza statistica per rilevare effetti veri, anche quando gli studi individuali potrebbero non essere stati sufficientemente ampi per farlo.

Ciò ha comportato la ricerca in diverse datebase di dati per studi pertinenti pubblicati in inglese. Smith e i suoi colleghi hanno incluso studi che esaminavano la relazione tra l’intenzione degli uomini di avere un figlio e le loro esperienze di problemi di salute mentale durante il periodo post-partum, fino all’età di 36 mesi del bambino.

In totale, i ricercatori hanno esaminato 23 studi diversi che coinvolgevano più di 8.000 padri. Questi studi provenivano da vari paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Cina, Canada e altri, rappresentando diverse sfondi culturali ed economici.

Uno dei principali risultati di questa ricerca è che i padri che hanno vissuto gravidanze non pianificate avevano più del doppio delle probabilità di affrontare difficoltà di salute mentale rispetto a coloro che avevano pianificato le gravidanze. Questo stress mentale potrebbe manifestarsi come depressione, ansia, stress e persino Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD).

In particolare, la depressione si è rivelata un problema significativo per i neopapà. Smith e i suoi colleghi hanno scoperto che le probabilità di depressione post-natale paterna erano più di due volte superiori per gli uomini che riferivano nascite non pianificate rispetto a coloro che avevano pianificato le gravidanze. Questo effetto è risultato ancora più forte rispetto a associazioni simili riscontrate negli studi che coinvolgevano nuove madri.

Anche il momento della analisi aveva importanza: i padri che avevano vissuto gravidanze non pianificate affrontavano difficoltà di salute mentale non solo nell’immediato periodo post-partum, ma anche dopo, fino a un anno dopo la nascita. Ciò suggerisce che le sfide emotive di una gravidanza non pianificata possono perdurare a lungo.

“La revisione sistematica e la meta-analisi hanno incluso ogni articolo a livello mondiale che riportava risultati su padri che descrivevano gravidanze non pianificate dal loro punto di vista e poi riportava circa loro salute mentale”, ha detto Smith a PsyPost. “Per la maggior parte di questi esiti di salute mentale, non c’erano abbastanza studi per combinare i risultati. Tuttavia, quando abbiamo combinato tutti i risultati sulla salute mentale in un’unica grande analisi, è emerso che le gravidanze non pianificate raddoppiano le probabilità di esiti negativi di salute mentale per i padri. Abbiamo anche scoperto che la paternità non pianificata è associata a un raddoppio delle probabilità di depressione. Ciò significa che i padri che non avevano intenzione di avere un figlio sono a maggior rischio di sviluppare depressione post-natale.”

Sorprendentemente, la ricerca non ha trovato un legame significativo tra gravidanze non pianificate e ansia o stress negli uomini, ma ciò potrebbe essere dovuto alla limitata disponibilità di dati su questi aspetti. Solo pochi studi si sono concentrati sull’ansia e lo stress nei padri nel contesto delle gravidanze non pianificate.

Articolo tradotto e adattato da: Dott. Luca Alaimo

Articolo originale: https://www.psypost.org/2023/09/unintended-pregnancies-take-a-toll-on-the-mental-health-of-new-fathers-213813

Bibliografia

Smith, I., O’Dea, G., Demmer, D. H., Youssef, G., Craigie, G., Francis, L. M., … & Macdonald, J. A. (2023). Associations between unintended fatherhood and paternal mental health problems: A systematic review and meta-analysis. Journal of Affective Disorders.