Dolcetto o scherzetto? Quale la perversione repressa?
Pochi giorni fa abbiamo finito di onorare la notte di Ognissanti e, come da qualche decennio oramai è consuetudine, di festeggiare la serata di Halloween. Un’occasione, come un’altra, per concedersi una deviazione alla normale routine – semel in anno licet insanire –
Per esempio nella scelta del travestimento. E’ interessante infatti analizzare come le persone decidono di vestirsi per Halloween. Scelgono il costume per assomigliare a chi vorrebbero essere o, invece, a chi non vorrebbero mai essere? Quotidianamente c’è in effetti un limite “sociale” e culturale per i tipi di abbigliamento tra i quali possiamo scegliere, ma in occasioni come queste si ha la possibilità di trasgredire e travestirsi a nostro piacimento.
Ecco dunque che la scelta dice molto di noi: preferiamo essere sexy, provocanti, seduttivi oppure raccapriccianti, spaventosi e macabri? O ancora, vogliamo essere spiritosi, divertenti e carini? Inoltre, di non minore importanza, è riuscire a coordinare il proprio costume con quello del partner. Secondo alcune indagini, abbinare i propri abiti con quelli del partner è un indice affidabile del livello di affiatamento e condivisione della relazione sentimentale. Il giorno in cui si può essere chiunque, è infatti il giorno in cui si può vivere le proprie fantasie senza particolari censure, meglio ancora se con la complicità del partner. Questo vale anche per le fantasie sessuali!
Secondo la dott.ssa D. Raab (PhD), le persone avrebbero la tendenza a scegliere di travestirsi come qualcuno o qualcosa che abbia un rimando a una personalità diversa dalla propria. In altre parole una persona apparentemente “tranquilla” sceglierà un costume estroverso, mentre una persona notoriamente “estrosa” sceglierà di travestirsi in un modo meno eclatante. “Non è ovviamente un dato assoluto, ma tendenzialmente si assiste ad una specie di inversione di ruoli fra personalità manifesta e latente” – sostiene la dottoressa.
Anche la psicologa Sally Foster ha una opinione simile a quella della collega. Annualmente la docente organizza una festa di Halloween all’università di MiraCosta (California, USA) e indagando usi e costumi degli gli studenti suggerisce che i travestimenti seguano le loro perversioni sessuali. La psicologa, incrociando i profili psicologici con l’osservazione in vivo dei costumi indossati dagli studenti, ha scoperto che le persone che scelgono di travestirsi da infermiere sexy, cameriere provocanti o perfette prostitute potrebbero stare manifestando tendenze sessuali represse. Similmente, questo vale anche per costumi in cui vengono scelti abiti da poliziotto, militare o ladro.
Fantasie su dinamiche sessuali represse (BDSM, schiavo/padrone, piacere/dolore, volontà/abuso, amore/sesso, forza/sentimento, libertà/costrizione, attivo/passivo, ecc…) e pulsioni intrapsichiche inattuabili quotidianamente (dominare, essere dominati, crossdressing, esibizionismo, voyeurismo, ecc…) possono essere così agite e trovare un tempo ed un luogo dove prendere forma.
Benché questa indagine non abbia alcuna velleità scientifica e contenga una serie di importanti limitazioni, adesso non vi resta che riflette sulla recente scelta del vostro costume di Halloween!
– Fantasies, Sexuality, and Halloween What does your Halloween costume say about you? Does it tap into your fantasies? psychologytoday.com
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