Anorgasmia. Fuoco, fuochino, fuocherello …
Salve, mi chiamo Marianna, sono una ragazza di trentaquattro anni, ho un compagno da otto anni e tre anni fa abbiamo avuto una figlia. Diciamo che mi ritengo una persona matura sotto tanti punti di vista: ho studiato con molto impegno, nel mio lavoro cerco di dare il massimo e soprattutto faccio di tutto per seguire al meglio mia figlia. Con il mio compagno le cose vanno abbastanza bene, ovviamente facciamo tanta fatica ad “incastrare” tutte le cose, nonostante qualche litigata. La difficoltà è sul piano sessuale. Per lo meno da parte mia. Si perché in realtà non è che l’abbia mai fatto chiaramente presente a lui. Noi abbiamo rapporti sessuali circa una volta alla settimana, e penso che siano “abbastanza normali”. Ci sono preliminari, baci, carezze, ecc. però onestamente le cose non vanno proprio come io vorrei. Mi rendo conto che è un po’ come se tutto ciò che facciamo, tutto ciò che lui fa a me, si avvicinasse a ciò che io vorrei, anche se in realtà ho molta difficoltà a dire e capire cosa desidero. Forse il vero problema è che, da un punto di vista sessuale, io ho delle difficoltà e ciò è dimostrato dal fatto che per me raggiungere l’orgasmo durante un rapporto sessuale è veramente difficile. Che cosa ne pensate?
Salve Marianna,
ho letto con molta attenzione la sua mail e mentre leggevo pensavo al fatto di come questa difficoltà sia molto comune tra le donne. Da ciò che ho capito è un come se lei durante i suoi rapporti sessuali percepisse una sensazione simile al fuocherello che però non diventa mai fuoco. Il punto è che il fuoco non sempre arriva come un fulmine a ciel sereno, spesso infatti occorre riconoscere quale sia la strada che conduce a questa sensazione. In tal senso, la sua mail è ricca di ottime osservazioni. Di fatto ha tutti gli elementi del puzzle davanti a lei, però ha bisogno di assemblarli correttamente. Scrivendo “mi ritengo una persona matura” sarà allora memore del fatto che per arrivare a tale maturazione ha dovuto studiare, capire, provare e riprovare … insomma ha dovuto fare esperienza e gradualmente imparare. Ora le chiedo, da un punto di vista sessuale potrebbe dire aver seguito lo stesso iter? Pensa di conoscere le sue zone erogene? Ritiene di riconoscere quali sensazioni la pervadono durante il coito? Ha consapevolezza delle sue fantasie? Cosa prova durante l’autoerotismo? Prima di definirsi come una persona che ha delle difficoltà, provi invece, molto più semplicemente a paragonare la sessualità ad altri suoi comportamenti in contesti di vita ove si sente più sicura e ferrata, e valuti se magari la sessualità è rimasto un comportamento un po’ “meno maturo” in lei, solo perché semplicemente meno conosciuto individualmente. Probabilmente è questo che la porta ad essere incerta nel capire cosa dovrebbe chiedere al suo compagno, forse ha necessità di scoprirlo del tutto oppure di consolidare solo alcuni aspetti. Se però, ad esempio, questa chiarezza dovesse essere un po’ più evidente nella masturbazione, la consideri una fonte preziosa di conoscenza da trasferire in coppia…vedrà che come lei ed il suo compagno state riuscendo a cavarvela, nonostante tante difficoltà nella routine quotidiana, così riuscirete anche a comunicarvi i vostri bisogni, desideri che accompagnano la vostra intimità, rendendola più ludica e piacevole.
Saluti
Dott.ssa Michela Vancheri
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