I vantaggi dell’essere single
Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Evolutionary Psychological Science afferma il fatto che le persone vedono la vita da single come un’opportunità per concentrarsi sullo sviluppo personale. Avere più tempo per se stessi, potersi concentrare sui propri obiettivi e non avere nessun altro a dettare le proprie azioni sono tra i vantaggi più apprezzati dell’essere single.
Gli studi suggeriscono che sempre più persone vivono la vita da single. Sebbene parte di questa tendenza possa essere dovuta alla difficoltà di trovare un partner, sembra che una buona parte delle persone scelga di esserlo. Questo aumento del numero di individui che passa la vita da single sembra contraddire la teoria evolutiva. Secondo una prospettiva evoluzionistica, le persone sono motivate ad avere relazioni a lungo termine, dato che offrono la possibilità di trasmettere i propri geni alle generazioni future.
“La vita da single sembra essere in aumento, soprattutto nelle società occidentali”, ha detto l’autore dello studio Menelaos Apostolou, professore dell’Università di Nicosia. Uno dei motivi potrebbe essere che le persone vedono dei vantaggi nell’essere single, il che mi ha spinto a chiedermi quali fossero tali vantaggi”.
Apostolou e il suo coautore Chistoforos Christoforou hanno avviato un paio di studi per esaminare i vantaggi considerati dalle persone. In un primo questionario online, i ricercatori hanno chiesto a 269 uomini e donne di lingua greca di scrivere alcuni dei vantaggi di cui godono i single. Due ricercatori indipendenti hanno poi analizzato le risposte e identificato 84 vantaggi distinti.
Per restringere l’elenco, Apostolou e Christoforou hanno condotto uno studio successivo in cui hanno presentato l’elenco degli 84 vantaggi a un campione più ampio di 612 persone di lingua greca. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare l’importanza che ciascun vantaggio avrebbe avuto per loro se fossero stati single.
I ricercatori hanno quindi utilizzato una tecnica statistica chiamata analisi delle componenti principali per classificare le 84 voci in un numero inferiore di categorie più ampie, in base alle valutazioni dei partecipanti. Il risultato è stato un insieme di 10 fattori: i tre fattori più votati sono stati “più tempo per me stesso”, “concentrarmi sui miei obiettivi” e “nessuno impone le mie azioni”. Gli altri sette fattori sono stati: “non soffrire”, “controllo migliore di ciò che mangio”, “libertà di flirtare”, “risparmio di risorse”, “tranquillità”, “niente tensioni e litigi” e “non fare cose che non mi piacciono”.
L’analisi ha inoltre rivelato significative differenze di genere. Gli uomini hanno valutato il fattore “libertà di flirtare” come un vantaggio più importante rispetto alle donne. Al contrario, le donne hanno attribuito valutazioni più alte a “assenza di tensioni e litigi” e “concentrazione sui miei obiettivi”. Sono stati riscontrati anche effetti legati all’età: gli intervistati più anziani hanno ritenuto più importanti i fattori “più tempo per me stesso” e “non fare cose che non mi piacciono” rispetto agli intervistati più giovani.
In linea con le loro previsioni, gli autori hanno affermato che l’enfasi posta dagli intervistati sull’avere più tempo per se stessi, più risorse e la possibilità di concentrarsi sui propri obiettivi suggerisce che le persone trovano attraente la condizione di single in parte perché consente loro di sviluppare i propri punti di forza. L’enfasi posta sulla tranquillità e sull’evitare tensioni, litigi e ferite suggerisce che essere single aiuta le persone a non provare emozioni negative. Infine, il fattore “libertà di flirtare” suggerisce che la condizione di single è apprezzata anche perché permette alle persone di impegnarsi in relazioni occasionali.
I ricercatori hanno anche proposto che, sebbene l’essere single comporti dei costi evolutivi, ci sono momenti in cui può essere vantaggioso. Per esempio, essere single per un periodo di tempo può permettere alle persone di concentrarsi sull’ottenimento di una promozione lavorativa o sul proseguimento degli studi. “Invece di chiederci se sia meglio la vita di coppia o quella da single, possiamo chiederci quando sia meglio per un individuo essere single e per quanto tempo”, scrivono Apostolou e Christoforou. “Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per rispondere a queste domande”.
Anche se non previsti dalle ipotesi dei ricercatori, i fattori “controllo meglio ciò che mangio”, “nessuno impone le mie azioni” e “non faccio cose che non mi piacciono” possono riflettere i vari compromessi che le relazioni intime comportano.
“Ci sono potenzialmente diversi vantaggi nell’essere single, come la libertà di fare quello che si vuole” ha detto Apostolou a PsyPost, ma “prevedo che i costi della condizione dell’essere single siano probabilmente più alti dei suoi benefici, il che forse spiega perché molti single preferiscono non esserlo e perché la maggior parte delle persone alla fine intraprenda una relazione” ha aggiunto. “Questi costi devono ancora essere studiati”.
Una limitazione da notare è che lo studio è stato condotto tra partecipanti di lingua greca della Repubblica di Cipro e i risultati potrebbero non essere generalizzabili al di fuori di questo contesto culturale. Studi interculturali possono aiutare a capire come viene percepita la condizione di single in culture diverse.
“Non ci sono molte ricerche sulla vita da single, quindi sono necessari ulteriori studi per comprendere il fenomeno”, ha detto Apostolou. “Lo studio attuale è stato condotto nel contesto culturale greco, quindi alcuni dei suoi risultati potrebbero non essere facilmente generalizzabili ad altri contesti culturali”.
Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Ilaria Ventura dal sito: https://www.psypost.org/2022/10/having-more-time-to-oneself-is-the-top-reported-benefit-of-being-single-study-finds-64145
Bibliografia:
Apostolou, M., Christoforou, C. What Makes Single Life Attractive: an Explorative Examination of the Advantages of Singlehood. Evolutionary Psychological Science (2022).
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