È comune perdere lunghezza dopo un intervento di impianto penieno?
Un impianto penieno (protesi) è un dispositivo che viene inserito chirurgicamente nel pene come trattamento della disfunzione erettile (DE). Esistono due tipi principali di impianti penieni: l’impianto malleabile, che contiene aste semirigide ed è quindi sempre solido, e l’impianto gonfiabile, più comunemente usato, che viene riempito manualmente di liquido per ottenere l’erezione.
Molti uomini che soffrono di DE permanente potrebbero trarre beneficio da un impianto penieno, in particolare quelli per i quali le opzioni di trattamento conservativo hanno fallito. Tuttavia, è naturale avere molte domande sulla procedura. Forse non sorprenderà sapere che una delle domande più frequenti sull’impianto penieno sia: perderò lunghezza dopo l’intervento?
In breve, dipende. Diversi studi hanno documentato casi di riduzione della lunghezza del pene dopo l’intervento di impianto penieno, altri sostengono invece che non venga influenzata in modo significativo da questa procedura. Ciò può essere dovuto al fatto che la lunghezza del pene è soggetta a una serie di fattori diversi, alcuni dei quali possono anche non essere correlati all’inserimento di un impianto penieno. Ecco alcuni dei motivi per cui la lunghezza del pene può diminuire oggettivamente (o soggettivamente) dopo l’impianto:
L’atrofia del pene può verificarsi prima dell’intervento.
Le cellule e i tessuti del corpo si atrofizzano (si deteriorano o si sciupano) quando non vengono utilizzati. I tessuti del pene non fanno eccezione. In media, gli uomini che decidono di sottoporsi a un intervento di impianto di protesi peniena aspettano 6,2 anni per farlo, lottando per tutto questo periodo con la DE. Poiché la DE rende difficile ottenere e mantenere l’erezione per definizione, è probabile che il paziente non abbia erezioni regolari in questo lasso di tempo, con conseguente atrofia dei tessuti del pene e possibile accorciamento del pene.
Altre condizioni e trattamenti medici possono ridurre la lunghezza del pene.
Spesso la DE è legata ad altre condizioni mediche che possono contribuire alla riduzione della lunghezza del pene, come la malattia di Peyronie (PD) e l’ipogonadismo (testosterone basso). Alcuni trattamenti medici, come le radiazioni pelviche e/o la prostatectomia radicale (l’asportazione della prostata) per il cancro alla prostata, possono causare l’atrofia del pene e influire sulla sua lunghezza.
La PD si verifica quando si formano placche di tessuto cicatriziale sotto la pelle del pene, che lo fanno piegare o assumere una forma anomala (ad esempio, una deformità a clessidra), soprattutto durante l’erezione. Può contribuire alla DE e ridurre la lunghezza del pene a causa della curva che crea. L’ipogonadismo, invece, si verifica quando i testicoli non producono abbastanza ormoni sessuali, il che può influire sulla lunghezza e sulla circonferenza del pene.
Il chirurgo può essere cauto nella scelta delle dimensioni dell’impianto penieno.
L’erosione distale è una complicazione rara ma grave di una procedura di impianto penieno in cui l’impianto inizia a lacerare i tessuti del corpo o la pelle. Questa complicazione non è così comune con gli impianti gonfiabili come lo era con gli impianti malleabili, che oggi sono usati meno frequentemente. Tuttavia, per evitare questa complicazione, i chirurghi possono decidere di scegliere un impianto di 1-2 cm inferiore alle dimensioni misurate del pene. Naturalmente, un impianto più piccolo potrebbe ridurre la lunghezza del pene.
Gli uomini possono percepire una perdita di lunghezza del pene, anche se non è oggettiva.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli uomini che percepiscono il loro pene come più corto dopo l’intervento di impianto di protesi peniena hanno in realtà le stesse misure del pene prima dell’intervento. Pertanto, è buona norma prendere le misure del pene prima e dopo l’intervento per confermare che non si sia persa lunghezza. Inoltre, mentre l’impianto rende dura l’asta del pene, non ingrossa il glande (la testa del pene), quindi questa situazione può portare a una perdita di lunghezza percepita che non è dovuta all’impianto stesso.
Come si può prevenire la perdita di lunghezza del pene prima e dopo un impianto penieno?
Esistono diversi modi comprovati per preservare la lunghezza del pene prima e dopo l’inserimento di un impianto penieno. Se state pensando di sottoporvi a un impianto penieno, parlate con il vostro medico curante di quale di questi metodi potrebbe essere il migliore per voi.
- Utilizzare costantemente un dispositivo di erezione a vuoto (VED) prima e dopo l’intervento. Il VED può aiutare a espandere i corpi cavernosi, le due colonne di tessuto spugnoso del pene che si riempiono di sangue creando l’erezione.
- Mettere in funzione l’impianto il prima possibile dopo l’intervento, anche se non si prevede di utilizzarlo per un rapporto sessuale. L’uso dell’impianto aiuta a preservare la lunghezza del pene. Alcuni chirurghi consigliano di gonfiare il dispositivo due volte al giorno per almeno 30 minuti a partire da una settimana dopo l’intervento, ma consultate il vostro chirurgo per sapere qual è la soluzione più adatta a voi.
- Seguire un piano di riabilitazione peniena, come indicato dal medico curante. Anche i piani di riabilitazione che includono farmaci orali per la DE, supposte intrauretrali e/o iniezioni intracavernose possono aiutare a sostenere la lunghezza del pene.
Indipendentemente dalla decisione di sottoporsi a un impianto penieno, è bene ricordare che la lunghezza del pene di solito non è il fattore principale che contribuisce alla soddisfazione sessuale e relazionale. Trascorrere del tempo con un partner e coltivare l’intimità con questa persona è probabilmente un modo più efficace per migliorare la relazione e la connessione sessuale.
Traduzione e adattamento a cura del Dr. Lorenzo Borrello dell’articolo “Is It Common to Lose Length After Penile Implant Surgery?”, pubblicato su ISSM (2022). https://www.issm.info/sexual-health-qa/is-it-common-to-lose-length-after-penile-implant-surgery
Bibliografia
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