Perché le persone con autismo potrebbero vivere il sesso in modo differente

Negli ultimi anni, il tema della sessualità e dell’autismo si è collocato sempre di più al centro della ricerca, sebbene relativamente scarsi studi siano stati tuttavia condotti sull’esperienza sensoriale che vivono del sesso le persone con autismo. Nel principale studio in merito (Brown-Lavoie et al, 2014), i risultati hanno confermato che le differenze di percezione sensoriale distintive dei disturbi dello spettro autistico possono produrre un impatto significativo su molte persone autistiche. Tali differenze, che includono l’ipersensibilità, condizione per la quale i soggetti percepiscono odori, tatto, immagini, gusti e rumori molto più intensamente rispetto alla maggior parte delle persone, e l’iposensibilità, a causa della quale si sperimenta, al contrario, una risposta ridotta a determinati stimoli sensoriali, determinano un impatto acuto sul modo in cui le persone con autismo vedono ed elaborano il mondo. Per coloro che le vivono, è probabile che anche l’esperienza sessuale possa subirne effetti. Risulta comunque fondamentale sottolineare che non tutte le persone con autismo, comprese quelle con differenze sensoriali, avvertono tale impatto sulla propria sfera sessuale, e che anzi, eventuali problemi insorti in relazione al sesso potrebbero essere dovuti ad altri motivi.

In linea generale, vengono identificate tre macro aree:

1. Il contatto fisico affettuoso: l’abbraccio, il bacio, la carezza e il tenersi per mano sono mezzi attraverso i quali le coppie possono instaurare una vicinanza fisica con il partner. Si tratta di un contatto intimo e non sessuale spesso connesso a maggiori livelli di soddisfazione relazionale. In molte persone autistiche, tuttavia, il contatto affettuoso potrebbe comportare l’insorgenza di una risposta intensa, angosciante e profondamente spiacevole.
2. La sfera sessuale: per le persone autistiche ipersensibili, il sesso a volte rappresenta un’esperienza talmente travolgente a livello sensoriale da risultare paralizzante o tale da provocare loro estremo disagio.
3. L’esperienza sensoriale: coloro che soffrono di iposensibilità potrebbero, al contrario, necessitare di maggiore stimolazione per eccitarsi, il che può portarle a frequenti rapporti sessuali o allo sviluppo di interesse per oggetti, situazioni o attività considerati più insoliti. Alcuni pazienti riferiscono di possedere scarso interesse per i partner con i quali intrattengono rapporti sessuali, pur mantenendo un elevato desiderio che viene soddisfatto in altri modi.

Alcune persone autistiche scelgono di non avere rapporti sessuali, e alcune coppie vivono felicemente in relazioni senza sesso o a ridotta attività sessuale. Ciononostante, qualora sorgessero fraintendimenti nella coppia radicati nelle differenti esperienze sensoriali, una comunicazione aperta e sincera può essere d’aiuto. Molti partner si sentono spesso non amati o rifiutati, ma spiegargli che la risposta a certi tipi di contatto è guidata dal modo in cui si elabora l’esperienza sensoriale, piuttosto che da una risposta a loro nello specifico, può aiutarli ad acquisire una nuova prospettiva sulla situazione ed esplorare possibili soluzioni insieme. Alcune persone autistiche, ad esempio, scoprono che la sopraffazione sensoriale che le assale si riduce al minimo se percepiscono di avere il controllo del ritmo dell’attività sessuale, se evitano completamente determinate pratiche o se il partner chiede loro in anticipo se può iniziare il contatto fisico.

Bibliografia

1. Brown-Lavoie SM, Viecili MA, Weiss JA. Sexual Knowledge and Victimization in Adults with Autism Spectrum Disorders. Autism Develop Dis. 2014;44:2185-2196. Doi: 10.1007/s10803-014-2093-y.
2. Jack C. Why autistic people might experience sex in a different way. Psychology today. May 16, 2024.

Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Desirée Marinelli dal sito: www.psychologytoday.com/us/blog/women-with-autism-spectrum-disorder/202405/why-autistic-people-might-experience-sex-in-a