Pene curvo, che fare?
Ho il pene curvo, questo mi mette spesso in difficoltà, perché ho paura di essere preso in giro, e perché temo possa far del male all’altra persona. Posso fare qualcosa? Ghigo
Salve Ghigo, ho letto la mail che ci hai inviato e ho pensato di rispondere poiché la tua è una condizione molto comune.
Iniziamo col sottolineare come sia i genitali maschili che quelli femminili possono avere svariate forme e dimensioni.
Certamente dalla tua mail non possiamo sapere il grado di curvatura a cui ti riferisci, però in generale la curvatura del pene è una condizione molto frequente, visibile solo durante l’erezione.
Si tratta perlopiù di curvature “fisiologiche”, irrilevanti sia da un punto di vista funzionale che puramente estetico e sono legate a uno sviluppo non armonico delle varie strutture costituenti il pene, dette anche curvature congenite.
In questa categoria vi sono però delle condizioni, che costituiscono una percentuale a dir la verità estremamente bassa, nelle quali la curvatura può essere definita “patologica” perché tale da rendere difficoltosa la penetrazione e la stessa erezione, e in tal caso, l’unica opzione è solitamente quella chirurgica.
Probabilmente nelle prime esperienze sarà necessario porre un po’ di attenzione in più perché alcune posizioni classiche potrebbero risultare un po’ fastidiose e/o complesse.
Certamente non voglio dire che questo possa essere un vantaggio, ma tieni di conto che molti sex toys e vibratori sono “curvati”, per meglio arrivare a stimolare aree di piacere ricche di terminazioni nervose come quella interna anteriore nella donna, o quella prostatica in caso di partner maschile.
Quindi tornerei a sottolineare il discorso iniziale, ovvero quello sull’importanza di trovare il giusto “incastro” fisico (molto spesso anche caratteriale!) con il partner.
Vi sono ad esempio donne che con partner più dotati della norma, o a causa di una specifica forma dell’interno della vagina, riescono ad adottare solo certe posizioni, altrimenti provano dolore o fastidio.
Tornando ai tipi di curvature peniene, oltre a quelle congenite vi sono anche quelle acquisite o legate a esiti cicatriziali di traumi che coinvolgono una o più strutture del pene (in cui talvolta l’unica opzione di trattamento è chirurgica)
Vi sono poi quelle che rientrano nella cosiddetta malattia di La Peyronie (condizione che vede il suo picco d’incidenza in uomini tra i 45 e i 60 anni) la cui causa è sconosciuta, ma il risultato è la formazione di un tessuto fibrotico/calcifico che altera l’elasticità del pene determinandone una curvatura; in questo vi sono trattamenti conservativi (ultrasuoni, laser-terapia, ionoforesi, litotrissia) allo scopo primario di stabilizzare la patologia e ridurre la sintomatologia dolorosa, oppure in ultima ipotesi l’intervento chirurgico.
Quindi in generale se viene riscontrata una curvatura del pene è importante eseguire una visita specialistica e sarà molto utile presentarsi dallo specialista con delle foto del pene in erezione da varie angolazioni perché come detto sopra, questa condizione si nota perlopiù così.
Un caro saluto
Daniel Giunti – psicoterapeuta sessuologo
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