L’effetto della pandemia sulle vendite dei preservativi
Secondo il rapporto “2022 Coming Soon” dell’Ufficio Studi Coop, il sesso sarebbe diventato una delle ultime priorità delle persone dopo la pandemia. Il colosso malese nella produzione di condom Karex, produttore di un preservativo su cinque in circolazione nel mondo, ha lamentato una perdita fino al -40% negli ultimi due anni dell’uso dei suoi prodotti.
Secondo l’azienda malese, intervistata da Nikkei Asia, sarebbe stato presumibile aspettarsi un aumento delle vendite di condom e un aumento delle attività sessuali durante il lockdown da pandemia. In particolare, l’amministratore delegato della Karex, Goh Miah Kiat, pensava che le persone stando più tempo a casa per colpa delle restrizioni ai movimenti “non avessero nulla da fare se non fare sesso”. In realtà, le priorità si sono rivelate del tutto diverse: il 64% delle persone intervistate nel rapporto Studi Coop metteva tra i buoni propositi il prendersi cura di sé, il 63% l’equilibrio vita-lavoro, il 24% la ricerca di un partner e solo il 6% dichiarava di voler “trovare e dare amore”.
L’elevato calo nelle vendite di preservativi potrebbe essere spiegato da diversi fattori, tra i quali le conseguenze del Covid sulla salute sessuale. Secondo il Trinity College di Dublino, il peso psicologico senza precedenti derivante dalla pandemia sarebbe gravato soprattutto sulle donne, tant’è che più della metà di esse avrebbe riscontrato un calo nel proprio desiderio. In aggiunta, hanno contribuito al calo nella vendita dei condom la chiusura di hotel e motel che offrono intimità alle coppie in fuga da case sovraffollate e, in particolare nei Paesi meno sviluppati, la mancanza di apporto dell’industria del sesso a pagamento e la sospesa erogazione dei preservativi da parte dei governi.
Il CEO della Karex ha lamentato, infatti, come le campagne governative di distribuzione dei condom si siano interrotte a causa del Covid. Alcuni sistemi, come la sanità pubblica britannica hanno chiuso la maggior parte delle cliniche non essenziali, a cominciare da quelle dedicate al benessere sessuale che distribuivano preservativi.
Tuttavia, è bene ricordare che il mercato globale dei condom aveva subito un rallentamento anche prima della pandemia. Il calo delle vendite registrato da Iri Research era del 2,4 e del 3,4% nel 2017 e 2018, era tornato a +1,2% nel 2019 per poi crollare a -4,4% nel 2020. Alla base dei fattori del rallentamento è possibile citare le alternative di contraccezione, i social media, considerati distraenti per i più giovani e la maturità posticipata delle nuove generazioni.
La campagna vaccinale è considerata senz’altro l’alleato numero uno dell’industria e, grazie ad essa, le prospettive sembrano tornare ad essere più rosee. Tuttavia, è bene tenere i piedi per terra: la scorsa primavera, le previsioni che il vaccino sarebbe stato il lasciapassare (anche) per le avventure tra le lenzuola si sono rivelate completamente sbagliate. I sentori della cosiddetta “hot summer vax”, così era stata definita, si sono pian piano ridimensionati. Il rapporto annuale sui single americani di Match.com ha individuato un cambio strutturale nelle abitudini intime: per oltre il 70% un rapporto fin dai primi incontri è off-limits e il sesso rapido può aspettare.
Articolo tradotto e adattato dalla dott.ssa Beatrice Carrara
FONTI:
https://www.repubblica.it/economia/2022/01/10/news/altro_che_sesso_l_industria_dei_preservativi_spiazzata_dai_lockdown_e_il_re_dei_condom_si_da_ai_guanti-333319350/
https://edition.cnn.com/2021/04/30/business/condoms-durex-trojan-sex/index.html
https://europa.today.it/attualita/covid-crisi-condom.html
https://www.repubblica.it/salute/2021/12/16/news/la_pandemia_e_il_calo_di_desiderio_sessuale_nelle_donne-326733183/
https://asia.nikkei.com/Editor-s-Picks/Interview/Malaysia-s-Karex-COVID-lockdowns-dented-condom-demand
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