Le persone ridono in modo diverso quando sono con il loro partner
Possiamo differenziare le risate dirette agli amici dalle risate dirette ai partner romantici? Una serie di tre studi pubblicati sul Journal of Nonverbal Behaviour suggerisce di sì, scoprendo che la risata in amicizia è considerata più naturale e meno “vulnerabile” rispetto alla risata romantica.
Negli esseri umani, la capacità di ridere emerge già all’età di quattro mesi, e la risata è l’espressione più riconoscibile di emozioni positive in tutte le culture. Oltretutto, non è neppure esclusiva degli esseri umani, ma anzi è anche presente in altre razze animali. Ma lungo la strada, gli esseri umani hanno anche sviluppato un linguaggio complesso, consentendo l’uso della risata in vari contesti. La selezione deve aver favorito chi ha saputo produrre intenzionalmente una risata, ma anche chi ha saputo riconoscere e decifrare questa risata finta.
Sally D. Farley e colleghi scrivono: “Esiste probabilmente un modello a doppio percorso per la produzione di risate che distingue tra risate spontanee (autentiche) e volitive (finte)”.
Le risate possono segnalare la propria affiliazione, nonché incoraggiare e mantenere relazioni positive.
In uno studio, un team di ricercatori ha esaminato la capacità delle persone di differenziare tra le risate dirette verso amici e partner romantici, due tipi di persone nei confronti dei quali solitamente gli individui nutrono forti sentimenti.
Gli stimoli della risata sono stati raccolti tramite telefonate di 5 minuti che hanno coinvolto 27 persone che hanno chiamato il loro partner romantico e un caro amico dello stesso sesso. Dalle 54 chiamate, i segmenti di risate sono stati ritagliati, ottenendone un totale di 52 (dopo aver omesso 2 chiamate senza risate).
Lo studio 1 ha reclutato 50 studenti della regione dell’Atlantico centrale degli Stati Uniti che hanno valutato i 52 segmenti su una scala da 1 (estremamente sgradevole) a 9 (estremamente piacevole). Hanno ascoltato ciascuna risata una seconda volta in ordine casuale e hanno indicato se ritenevano che la risata fosse diretta verso un amico o un partner romantico.
I partecipanti hanno mostrato una buona accuratezza nel distinguere le risate rivolte ai due tipi di persone, e non c’erano differenze significative tra uomini e donne. Questo è sorprendente, dato che le donne sono più sensibili ai segnali non verbali e tendono a superare gli uomini in questi giudizi. Inoltre, le risate fatte con i partner romantici (a differenza di quelle con gli amici) sono state giudicate meno piacevoli.
Un secondo studio aveva una simile struttura e ha coinvolto 58 partecipanti, ai quali veniva chiesto di valutare le risate ascoltate in termini di spontaneità (ad esempio rilassato/teso, mutevole/monotono) e vulnerabilità (ad esempio caldo/freddo, sottomesso/dominante).
Dato che le scale per ciascuna dimensione non erano altamente correlate, i ricercatori le hanno analizzate separatamente.
Le risate dirette verso gli amici (rispetto a quelle verso i partner romantici) sono state classificate come più forti, più maschili, dominanti, leggermente più mature e meno affannate. La risata maschile era percepita come più maschile e più fredda, mentre la risata femminile era percepita come più forte, più naturale, mutevole, matura, rilassata e dominante.
Lo studio 3 ha utilizzato 12 segmenti di risate (3 per condizione) da un precedente studio; queste clip erano diverse da quelle utilizzate nello Studio 2. Un totale di 252 individui (125 uomini) reclutati sulla piattaforma di “crowdsourcing” Prolific, hanno partecipato a questa ricerca. Hanno ascoltato i 12 segmenti di risate uno alla volta e in ordine casuale, fornendo valutazioni su una scala a 9 punti che variava da debole/forte; fredda/calda; naturale/forzata; non affannata/affannata; sottomessa/dominante; rilassata/tesa; maschile/femminile e monotona/mutevole. L’audio della risata poteva essere riprodotto numerose volte, ma i partecipanti non potevano tornare alla pagina precedente per modificare una valutazione.
Ancora una volta, i partecipanti hanno avuto una buona accuratezza nel differenziare la risata di amicizia dalla risata romantica. Inoltre, c’era una maggiore precisione nel riconoscere quelle fatte con gli amici rispetto a quelle fatte con i partner.
Sebbene non ci fossero differenze tra uomini e donne nell’identificare le risate di amicizia, le donne avevano una maggiore precisione nell’identificare le risate romantiche.
La risata con gli amici è stata valutata come più forte, più calda, più mutevole, naturale, rilassata, con maggiori respiri e dominante, rispetto alle risate con partner romanici.
La risata maschile è stata percepita come più maschile, rilassata e dal suono naturale, mentre la risata femminile è stata valutata come più forte, calda e più mutevole.
Questi studi hanno fornito un certo supporto all’ipotesi dell’amore vulnerabile dei ricercatori, che prevedeva che le risate dirette ai partner romantici sarebbero suonate più vulnerabili (ad esempio sottomesse, calorose) ), in quanto rifletterebbero lo stato di incertezza in cui si trovano le persone durante le prime fasi delle relazioni romantiche.
Farley e colleghi scrivono: “Gli studi futuri dovrebbero considerare la varietà delle caratteristiche acustiche della risata come il tono, forse anche attraverso la manipolazione artificiale, per vedere come influenzano le diverse percezioni della risata all’interno di contesti romantici e non”.
Articolo tradotto dalla dottoressa Marzia Mazzarelli dal sito: https://www.psypost.org/2022/07/laughter-with-friends-differs-from-laughter-with-romantic-partners-study-finds-63576
Bibliografia:
Farley, S. D., Carson, D., & Hughes, S. M. (2022). Just Seconds of Laughter Reveals Relationship Status: Laughter with Friends Sounds More Authentic and Less Vulnerable than Laughter with Romantic Partners. Journal of Nonverbal Behavior, 1-28.
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