L’Aftercare è consenso?
Il concetto di “aftercare” nel contesto del kink e del BDSM è una componente fondamentale per garantire un’esperienza consensuale positiva e sicura. L’aftercare si riferisce all’insieme delle pratiche di accudimento e supporto emotivo fornite al partner sottomesso dopo una scena di BDSM. Queste pratiche sono generalmente stabilite prima dell’attività, con il partner sottomesso che comunica i suoi bisogni al partner dominante. Ad esempio, un sottomesso potrebbe richiedere di essere abbracciato e rassicurato verbalmente per un’ora dopo l’attività, poiché potrebbe sentirsi particolarmente vulnerabile.
L’importanza dell’aftercare risiede nella sua capacità di aiutare il partner sottomesso a ritrovare uno stato di calma, pace e sicurezza dopo un’esperienza che può suscitare emozioni intense come paura, mancanza di controllo e dolore. L’aftercare permette anche di discutere gli aspetti positivi del rapporto e di identificare eventuali problemi di comunicazione, promuovendo così una migliore comprensione reciproca e una maggiore soddisfazione relazionale.
Nella comunità BDSM, la mancanza di aftercare è spesso vista come un indicatore di comportamenti non consensuali, tanto che in uno studio sulle esperienze della comunità, l’assenza di aftercare è stata proprio identificata come segnale di mancanza di pieno consenso. Ciò sottolinea come l’aftercare sia integrato nel concetto più ampio di consenso, che include negoziazione, uso di “safe words” (le cosiddette parole sicure, per porre immediato fine alla scena) e ritorno collaborativo a uno stato cognitivo ed emotivo di base.
Nonostante la sua importanza, l’aftercare non è comunemente discusso nell’educazione sessuale tradizionale. Tuttavia, la sua applicazione potrebbe ridurre i sentimenti di rimorso sessuale che spesso emergono dopo rapporti sessuali occasionali. Ricerche hanno dimostrato che quando le relazioni sessuali includono alti livelli di gratitudine e comunione interpersonale, risultano poi più positive e soddisfacenti. Al contrario, l’assenza di queste qualità può portare a sentimenti di angoscia e discordia.
Campbell ha studiato le reazioni affettive dopo le avventure di una notte, scoprendo che molte donne si sentono “usate” quando il partner non le contatta o le ignora dopo l’incontro. Questi sentimenti di rimorso sono spesso associati a una percepita mancanza di consenso e possono essere accentuati dall’assunzione di alcol, che influisce negativamente sulla capacità di negoziare i confini e limiti sessuali.
DeJong ha riscontrato che la chiarezza e la congruenza delle motivazioni per il sesso occasionale riducono i sentimenti di rimpianto sessuale. Discussioni ponderate sulle motivazioni e sui bisogni, sia prima che dopo il rapporto, possono quindi favorire un consenso più completo e ridurre il rischio di rimorso. Anche nei casi di incontri sessuali occasionali segnalati come non consensuali, una maggiore attenzione all’aftercare potrebbe ridurre le differenze di percezione del consenso tra i partner.
In conclusione, l’adozione dell’aftercare in tutti gli incontri intimi, indipendentemente dal contesto, dimostra attenzione ai bisogni del partner e promuove relazioni sessuali più sane e soddisfacenti. L’aftercare dovrebbe essere integrato in ogni relazione intima, poiché favorisce il benessere emotivo e fisico di entrambi i partner, garantendo che l’esperienza sia consensuale e rispettosa dall’inizio alla fine.
Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Desirée Marinelli dal sito: www.psychologytoday.com/us/blog/women-who-stray/202407/is-aftercare-consent
Lascia un commento