302023Ott
La Sexy Body Positivity può aumentare la soddisfazione corporea delle giovani donne

La Sexy Body Positivity può aumentare la soddisfazione corporea delle giovani donne

Uno studio recente pubblicato nella rivista International Journal of Environmental Research and Public Health rivela che i contenuti di “Body Positive” sessualizzati pubblicati su piattaforme di social media come Instagram e TikTok migliorano la soddisfazione del corpo delle giovani donne nella stessa misura dei contenuti di “Body Positive” non sessualizzati, smentendo così l’ipotesi secondo cui l’unione tra “Body Positive” e sessualità influenzi negativamente l’immagine corporea. La ricerca dimostra che i contenuti sessualizzati all’interno del movimento “Body positive”  hanno effetti più positivi sull’immagine del corpo delle giovani donne rispetto ai contenuti che rappresentano ideali di bellezza standard non sessualizzati.

Per anni, i ricercatori hanno esaminato come i social media influenzino l’immagine corporea, considerando che gli ideali di bellezza perpetuati all’interno di queste piattaforme contribuiscano a una minore autostima e ad una maggiore insoddisfazione rispetto al proprio aspetto fisico. Tuttavia, questo studio ribalta alcune di queste supposizioni, concentrandosi sulla tendenza più recente dei contenuti “Body positive”. Per “Body positivity” si intende quel movimento sociale che promuove l’accettazione di tutti i tipi di corpo e mette in discussione gli standard di bellezza della società.

I ricercatori si sono proposti di esplorare un argomento molto dibattuto: la sessualizzazione dei contenuti di “Body Positive” influisce su come le giovani donne percepiscono sè stesse?

Sono stati sollevati dubbi sul fatto che anche i contenuti di “Body positive”, se sessualizzati, potrebbero creare effetti negativi simili alle immagini ideali con standard irrealistici. Questo studio è stato progettato per rispondere a queste domande, prendendo come campione donne che utilizzano frequentemente Instagram e TikTok. Lo studio, diviso in due parti, ha coinvolto un gruppo di 356 giovani donne italiane, per lo più con un alto livello di istruzione, eterosessuali e con un’età media di circa 25 anni. A queste partecipanti è stato mostrato un breve video con 10 immagini di Instagram appartenenti a una di queste  tre categorie: ideali di bellezza standard sessualizzati, contenuti  “Body positive” sessualizzati o  contenuti “Body positive” non sessualizzati.

Lo studio ha utilizzato vari strumenti per misurare l’umore delle partecipanti, la  propria soddisfazione corporea e la tendenza a confrontarsi con gli altri prima e dopo aver visto questi video.

Per il secondo gruppo, composto da 316 giovani donne italiane, (eterosessuali, per lo più studentesse o studentesse lavoratrici) la metodologia seguita è stata la stessa, ma i loro video contenevano donne sessualizzate che rientravano all’interno degli standard culturali di bellezza o donne che promuovevano la “Body positive” in maniera sessualizzata. Sorprendentemente, le giovani donne esposte a contenuti sessualizzati “Body positive” hanno riportato un aumento riguardo la soddisfazione della propria immagine corporea. Al contrario, coloro che hanno visto contenuti che ritraevano ideali di bellezza standard sessualizzati hanno sperimentato una diminuzione della soddisfazione dell’immagine corporea. Per quanto riguarda l’umore, le partecipanti hanno sperimentato meno emozioni negative, indipendentemente dal tipo di contenuto a cui erano stati esposti.

Lo studio ha anche scoperto che le immagini di ideali standard di bellezza sessualizzati innescavano nelle partecipanti una sorta di “comparazione al rialzo”, il che significa che le partecipanti si sentivano peggio quando si confrontavano con le donne in quelle immagini. Di contro, sia le forme sessualizzate che non sessualizzate dei contenuti di “Body positive” hanno condotto le partecipanti a fare una “comparazione al ribasso”, facendole sentire meglio riguardo a sé stesse. In altre parole, la sessualizzazione sembra funzionare in modo diverso  secondo il tipo di contenuto a cui sono esposte le donne. Sentimenti come l ‘infelicità e una maggiore insoddisfazione riguardo la propria immagine corporea sono emersi  solo dopo l’esposizione ad immagini in cui la sessualità era combinata agli ideali di bellezza standardizzati.

Anche se lo studio offre spunti preziosi, è importante notare alcune limitazioni. Ad esempio, il fatto che si sia concentrato principalmente su donne italiane appartenenti ad un determinato gruppo di età e non ha incluso le misurazioni iniziali di alcune variabili, come l’oggettificazione di sé e le possibili intenzioni di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica. Sebbene lo studio indichi che i contenuti di “Body positive” possano portare allo sviluppo di un’immagine corporea più positiva, questo risultato è innescato attraverso un meccanismo di “comparazione sociale al ribasso”, che solleva numerose preoccupazioni etiche.

In ogni caso, questa ricerca fornisce un’analisi sugli effetti dei contenuti di “Body positive” sui social media, sottolineando che la sessualizzazione all’interno dei contenuti di “Body positive” potrebbe non essere dannosa come si riteneva in passato.

Con la consapevolezza che la sessualizzazione potrebbe essere utile nell’aiutare le giovani donne ad accettare i propri corpi, lo studio solleva anche importanti questioni etiche sulle modalità con cui i messaggi positivi sull’accettazione del proprio corpo raggiungono questi effetti.



Articolo Tradotto e Rielaborato dalla dott.ssa Giulia Crocioni dal sito: www.psypost.org/2023/09/sexualized-body-positive-content-boosts-young-womens-body-satisfaction-213825


Bibliografia:

Di Michele, D., Guizzo, F., Canale, N., Fasoli, F., Carotta, F., Pollini, A., & Cadinu, M. (2023). # SexyBodyPositive: When Sexualization Does Not Undermine Young Women’s Body Image. International Journal of Environmental Research and Public Health20(2), 991.



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