La psicologia dei sogni erotici
Nel 1899, Sigmund Freud esponeva la sua teoria sui sogni, nel capolavoro L’interpretazione dei sogni, all’interno del quale sosteneva che i sogni rappresentassero l’appagamento dei desideri, molti deli quali sono di natura sessuale. Perché quelli di natura sessuale? Secondo lui che le norme sociali impediscono all’uomo di esprimere determinati desideri sessuali, che di conseguenza appaiono in sogno mascherati da simboli.
Non tutti concordano con questa visione, tuttavia Freud non sbagliava del tutto sostenendo che molti sogni riguardano il sesso, ma non in termini di simboli o significati nascosti, piuttosto in termini di ricorrenza del tema: le persone di tutto il mondo fanno sogni di natura sessuale.
Quanto sono comuni i sogni erotici?
Le prime ricerche hanno evidenziato che circa l’85% degli uomini e il 75% delle donne riferiscono di aver fatto almeno un sogno erotico nella loro vita. Dunque, i sogni erotici sono all’ordine del giorno.
Alcune ricerche hanno dimostrato che la frequenza dei sogni erotici è parallela alle esperienze sessuali di un soggetto nella vita reale. Ad esempio, coloro che fanno frequentemente sesso, passano più tempo a fantasticare sull’argomento e tendono a riportare più spesso sogni erotici. Allo stesso modo, anche le persone con pulsioni sessuali elevate tendono a sognare di più il sesso.
Questo parallelo tra veglia e sogno della vita sessuale, ha portato la psicologa Marie-Pier Vaillancourt-Morel a ipotizzare che i sogni erotici siano un riflesso delle preoccupazioni e delle esperienze sessuali quotidiane. Questa affermazione è in linea con la teoria dei sogni attualmente più accettata. Secondo l’ipotesi della continuità infatti, i pensieri, sentimenti ed esperienze quotidiane di una persona, si riflettono poi nei sogni di quella notte della persona stessa.
Questa esperienza è molto comune, quanti sognano le proprie preoccupazioni? Secondo l’ipotesi della continuità, i sogni erotici dunque riflettono semplicemente le nostre preoccupazioni o attività sessuali del giorno precedente.
Con chi sogniamo di fare sesso?
I sogni a contenuto sessuale non conoscono distinzione; sono per single, impegnati, uomini e donne. Per saperne di più su come i vari aspetti delle relazioni intime sono legati ai sogni erotici, Vaillancourt-Morel e colleghi hanno reclutato oltre un migliaio di persone impegnate per rispondere a un sondaggio. È stato chiesto se avessero mai fatto un sogno erotico e il 96% ha risposto si. Successivamente, è stato chiesto se avessero mai sognato di fare sesso con uno dei seguenti tipi di persone: partner attuale, partner passato, un conoscente, una persona famosa, una persona immaginaria e uno sconosciuto. Sono state incluse domande sulla soddisfazione sessuale e relazionale attuale, frequenza dell’attività sessuale e desiderio.
Tra uomini e donne sono emerse alcune differenze, ma anche somiglianze; più di tre quarti degli intervistati ha indicato come frequenza dei sogni erotici “a volte”, mentre il 17% ha segnato “spesso” o “molto spesso”. Differivano invece, sul soggetto dei sogni erotici. Le donne più spesso sognavano di fare sesso con il partner attuale, mentre gli uomini con un conoscente. Questo risultato inoltre, sarebbe in linea con l’idea che gli uomini desiderano più partner sessuali e novità rispetto alle donne.
Questi due tipi di soggetti – partner attuali o conoscenti – si invertivano nella frequenza nei sogni tra uomini e donne, mentre tutti gli altri soggetti occupavano le medesime posizioni – in ordine decrescente: sconosciuto, ex partner, persona immaginaria e infine persona famosa.
In che modo la relazione influenza i sogni erotici?
La soddisfazione relazionale influenza il soggetto dei sogni, nello specifico coloro che sono molo soddisfatti sognano più spesso di fare sesso con il partner attuale, mentre chi è meno soddisfatto può sognare altri soggetti come uno sconosciuto, un ex partner o un conoscente. Tuttavia, non necessariamente chi vive una relazione soddisfacente sogna l’attuale partner, solo il 14% degli intervistati ha riferito di sognare “esclusivamente” l’attuale partner, ma i soggetti possono variare.
In conclusione, dunque, Freud non aveva tutti i torti, i sogni possono benissimo rappresentare una forma di appagamento del desiderio del tipo di incontri sessuali che si vorrebbero avere, indipendentemente dal fatto che questi possano essere attuati o meno nella vita reale.
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