I doppi standard sessuali influenzano le capacità di memoria delle persone?
Un recente studio pubblicato su Psychology & Sexuality ha dimostrato che le persone hanno maggiori probabilità di ricordare informazioni negative sulle donne sessualmente attive rispetto agli uomini sessualmente attivi. Questi risultati confermano ed estendono la letteratura presente sul doppio standard sessuale, un pregiudizio sociale che valuta uomini e donne in modo diverso rispetto a comportamenti sessuali simili.
Lo studio si basa sull’importante lavoro di Marks e Fraley del 2006, che per primi suggerirono che le persone ricordano informazioni coerenti con il doppio standard sessuale. Questo concetto, che trova riscontro nelle norme sociali, si basa sull’idea che gli uomini sessualmente attivi sono spesso elogiati, mentre le donne vengono giudicate negativamente per comportamenti simili. Tuttavia, lo studio originale è stato criticato per le dimensioni ridotte del campione e per la potenziale distorsione dei risultati. Considerati i mutevoli atteggiamenti sociali nei confronti del genere e della sessualità, soprattutto sulla scia di movimenti come il #MeToo, la presente ricerca mirava a rivalutare questi risultati in un’ottica più contemporanea.
Michael Marks e Yuliana Zaikman della New Mexico State University hanno intrapreso questo studio per superare i limiti della ricerca precedente e per comprendere meglio i meccanismi di richiamo della memoria influenzati dal doppio standard sessuale. I due ricercatori erano particolarmente interessati a determinare se le differenze nel ricordo fossero da attribuire al modo in cui le informazioni venivano inizialmente elaborate (codifica) o al modo in cui venivano recuperate dalla memoria.
Per testare le loro ipotesi, è stato condotto un esperimento controllato che ha coinvolto 400 studenti universitari reclutati da un corso introduttivo di psicologia. Ai partecipanti è stato chiesto di leggere un breve racconto su un individuo sessualmente attivo che conteneva un mix equo di commenti positivi e negativi sul comportamento sessuale della persona. Successivamente è stato chiesto loro di ricordare quante più informazioni potevano della storia. Per comprendere ulteriormente il processo della memoria, lo studio ha incluso una variazione nel ritardo prima del richiamo del ricordo in metà dei partecipanti, con l’obiettivo di creare condizioni diverse per la ritenzione della memoria.
Dallo studio è emerso che i partecipanti erano più propensi a ricordare commenti negativi sul personaggio femminile sessualmente attivo e non su quello maschile. Questo pattern è in linea con i risultati dello studio del 2006. È interessante notare che le donne ricordavano più commenti in generale rispetto agli uomini.
Tuttavia, l’analisi approfondita sull’elaborazione della memoria – in particolare se il bias fosse dovuto a processi di codifica o di recupero – non ha prodotto risultati conclusivi. I ricercatori hanno commentato “i meccanismi alla base dei risultati attuali rimangono poco chiari”, evidenziando un’area ancora da esplorare.
Sebbene lo studio offra spunti preziosi, è necessario considerare i suoi limiti. I materiali utilizzati per lo studio, come le vignette, non sono stati pre-classificati per positività e negatività, ciò potrebbe aver influenzato l’equilibrio delle informazioni presentate ai partecipanti. Questi fattori suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche, possibilmente utilizzando metodologie diverse, per comprendere appieno come operano i pregiudizi di genere sulla memoria.
I ricercatori hanno affermato: “In conclusione, speriamo che i futuri ricercatori conducano ulteriori repliche di ricerche [sul doppio standard sessuale], così come continuino a esplorare i meccanismi sociali e cognitivi che sono alla base [del doppio standard sessuale]. Effettuare più ricerche sullo stesso ambito è particolarmente importante in questo periodo caratterizzato da cambiamenti di norme e standard che rendono necessario un continuo esame degli atteggiamenti che le persone hanno nei confronti di uomini e donne sessualmente attivi, nonché dei processi sociali e cognitivi che producono tali atteggiamenti”.
Articolo tradotto e rielaborato dalla Dott.ssa Sofia Melotti: www.psypost.org/2024/01/new-study-confirms-the-impact-of-sexual-double-standards-in-memory-recall-220961
Bibliografia:
Michael J. Marks & Yuliana Zaikman (2023) Confirmation bias and the sexual double standard: a preregistered replication, Psychology & Sexuality, DOI: 10.1080/19419899.2023.2241869
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