Che tipo d’infezione è?
La Clamidia è dovuta ad un batterio, la Chlamydia trachomatis, che si trasmette con i rapporti sessuali ed è una delle I.S.T. più diffuse nel mondo. L’infezione da Chlamydia trachomatis è la I.S.T. maggiormente segnalata in Europa, con un numero crescente di casi ogni anno. Stime del 2012 indicano 385.307 casi d’infezione in 26 Paesi appartenenti all’Unione europea (Ue) e allo Spazio economico europeo (See), numeri che evidenziano un tasso d’incidenza di 184 casi per 100.000 abitanti. I dati indicano che l’infezione sembra colpire maggiormente le donne rispetto agli uomini, con un tasso di incidenza di 211 casi per 100.000 donne, rispetto ai 153 casi per 100.000 uomini.
Come si trasmette?
L’infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o orali. Spesso è trasmessa dalla madre infetta al neonato al momento del parto. E’ possibile anche la trasmissione attraverso oggetti usati per il piacere sessuale.
Quali sono i sintomi?
Tre quarti delle donne e un quarto degli uomini infettati non hanno nessun sintomo (asintomatica). La sintomatologia quando presente si manifesta negli uomini con bruciori urinari, fuoriuscita di liquido dalla punta del pene, arrossamento del glande, dolore e gonfiore dei testicoli. Nelle donne si hanno perdite vaginali, sanguinamento intermestruale o dopo aver fatto l’amore, dolori al basso ventre, dolori durante i rapporti sessuali, disturbi urinari.
Per entrambi si possono avere perdite liquide o sanguinamento dall’ano in caso di infezione anale.
Quali complicazioni possono insorgere?
Nelle donne è responsabile di cerviciti, malattie infiammatorie pelviche e salpingite (infiammazione delle tube di Falloppio), anortite e faringite. Negli uomini può provocare uretriti e epididimiti (infiammazione dei testicvoli), anortite e faringite. Trascurare questa infiammazione può essere causa di sterilità. Entrambi i sessi possono avere sviluppare una congiuntivite provocata inconsapevolmente dallo stesso paziente che trasporta il batterio con le mani non lavate dai genitali all’occhio.
Qual è il tipo di trattamento?
Ad oggi non è stato sviluppato un vaccino. Si cura con un ciclo di antibiotici. La cura può avere durata variabile, da uno ad un massimo di 15 – 20 giorni. Dopo la cura si è in genere guariti ma non sono rare le ricadute. Ogni ricaduta aumenta il rischio di complicanze e di infertilità. Dopo il primo episodio di malattia non si acquisisce la resistenza, quindi la malattia si può prendere più volte nella vita se non ci si protegge. Nella donna è consigliabile eseguire sempre un secondo esame dopo 30-40 giorni dal termine della cura.