L’impatto dell’isolamento sulla salute sessuale
Introduzione
La pandemia di COVID-19 ha provocato chiusure e restrizioni sociali imposte dai governi nei paesi di tutto il mondo. Se da un lato le misure di chiusura hanno contribuito a ridurre la diffusione di questo virus altamente contagioso, dall’altro hanno avuto effetti sulla salute mentale e sessuale di molti individui. In effetti, diversi studi hanno riportato gli effetti negativi che le restrizioni sociali legate al COVID-19 hanno avuto sulla salute sessuale. Fattori come l’aumento dell’ansia e della depressione in questo periodo di incertezza sono stati associati a un calo del desiderio sessuale in alcune persone. Inoltre, la separazione dei partner sessuali a causa della quarantena ha ridotto la frequenza dell’attività sessuale per molte coppie. Coloro che non vivevano con i loro partner sessuali al momento dell’isolamento possono aver dovuto sopportare periodi prolungati di separazione e coloro che non avevano un partner sessuale all’inizio dell’isolamento non erano facilitati nel cercarne uno. Queste situazioni hanno portato in molti casi a una maggiore solitudine. Mentre questi impatti sono abbastanza ben documentati nella letteratura recente, pochi studi hanno esaminato gli effetti del lockdown sulla salute psicologica e sessuale in più momenti, compreso il momento in cui le misure di blocco sono state revocate. Il presente studio ha valutato la salute sessuale e mentale di un ampio campione di cittadini italiani all’inizio delle chiusure nel marzo 2020, 15 giorni dopo l’inizio del lockdown e un mese dopo la fine dello stesso.
Metodo
Un ampio campione di cittadini italiani è stato reclutato per questo studio attraverso i social media, annunci sui giornali e programmi televisivi. A tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare più questionari in tre momenti: all’inizio dell’isolamento, 15 giorni dopo l’isolamento e un mese dopo la fine dell’isolamento. Per valutare la salute mentale, fisica e sessuale degli individui sono state utilizzate le seguenti misure self-report:
- Per valutare i livelli di depressione è stato utilizzato il Beck Depression Inventory Primary Care;
- Il General Health Survey ha fornito una misura della salute generica, che comprende la salute fisica, sociale, emotiva e medica;
- La UCLA Loneliness Scale – Versione 3 ha valutato i livelli di solitudine;
- Il Female Sexual Function Index è stato utilizzato per valutare la salute sessuale delle partecipanti di sesso femminile;
- L’International Index of Erectile Function è stato utilizzato per valutare la salute sessuale dei partecipanti di sesso maschile.
I partecipanti hanno inoltre fornito le seguenti informazioni demografiche e sociali: età, regione di residenza, identità di genere, livello di istruzione, orientamento sessuale, stato civile, abitudini di consumo di tabacco e alcol, terapia farmacologica, eventuale presenza di comorbilità, positività al COVID, parenti ricoverati per COVID, luogo di lavoro e se erano in quarantena da soli o con i familiari.
Risultati
Un totale di 2.543 cittadini italiani ha partecipato a questo studio ed è stato incluso nell’analisi finale. Circa la metà dei partecipanti (47,2%) erano uomini, il 43,4% donne e il 9,4% non ha fornito informazioni sul sesso. L’età media degli uomini nello studio era di 48,3 anni, mentre l’età media delle donne era di 43,9 anni. Più della metà degli uomini (59,1%) ha riportato una disfunzione erettile da lieve a grave all’inizio del lockdown, e una percentuale ancora maggiore di donne (68,4%) ha riportato disfunzioni sessuali femminili. Questi livelli sono rimasti pressoché invariati a 15 giorni dall’isolamento, ma coloro che erano sessualmente attivi all’inizio dello studio hanno registrato una diminuzione dei punteggi relativi alla funzione sessuale.
Al check-in finale (un mese dopo la fine dell’isolamento), i partecipanti hanno riferito un miglioramento generale della funzione sessuale. L’incidenza della disfunzione erettile grave tra i partecipanti maschi è diminuita dal 37,1% al 24,1% dall’inizio dell’isolamento a un mese dopo la fine dell’isolamento. Nello stesso periodo di tempo, il tasso di disfunzione sessuale femminile è diminuito dal 68,4% al 51,2%.
Discussione e conclusioni
Sebbene questo studio non contenga dati sulla salute mentale e sessuale dei partecipanti prima della pandemia, fornisce una visione di come il funzionamento sessuale si sia ristabilito dopo la revoca delle misure di blocco. Si tratta di un risultato importante perché suggerisce che, sebbene problemi globali come la pandemia di COVID-19 possano temporaneamente peggiorare la salute sessuale, i risultati possono migliorare di nuovo. Gli autori hanno concluso che: “Le restrizioni sociali dovute alla pandemia COVID-19 hanno avuto un impatto negativo sulla funzione sessuale di entrambi i sessi, soprattutto per i pazienti sessualmente attivi che vivevano in solitudine e per quelli con un peggiore stato di salute fisica… Tuttavia, alla fine delle restrizioni è stato osservato un recupero significativo, suggerendo così che l’impatto psico-fisico della pandemia non dovrebbe lasciare conseguenze permanenti sulla funzione sessuale.”
Articolo tradotto e adattato dalla dottoressa Erika Aiello dal sito: https://www.issm.info/publications/research-summaries/a-longitudinal-look-at-the-impact-of-lockdown-on-sexual-health
Bibliografia:
Vedovo, F., Capogrosso, P., Di Blas, L., Cai, T., Arcaniolo, D., Privitera, S., Palumbo, F., Palmieri, A., & Trombetta, C. (2022). Longitudinal Impact of Social Restrictions on Sexual Health in the Italian Population. The journal of sexual medicine, 19(6), 923-932.
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